Frequenze Tv, stringe i tempi la joint venture fra TI Media e L’Espresso

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Prossimo step, la ricerca di un nuovo socio.

Italia


Carlo De Benedetti

TI Media e il Gruppo L’Espresso sarebbero impegnate nell’integrazione delle rispettive attività televisive dopo l’annuncio dell’accordo preliminare a inizio ottobre, per creare il primo player indipendente del settore con cinque multiplex delle frequenze.

Il primo passo: chiudere, possibilmente entro l’anno, la joint venture che farà nascere un nuovo operatore delle frequenze Tv. Secondo passo: aprire il capitale cercando un investitore, finanziario o industriale, nella prima metà del 2014.

E’ questo lo schema, secondo quanto risulta a Radiocor, a cui stanno lavorando le due aziende. Nella nuova società convergeranno i tre mux di TI Media, detenuti attraverso TI Media Broadcasting (TIMB), e i due del gruppo romano in capo a Rete A: il progetto prevede che Telecom detenga circa il 70% della jv e L’Espresso il 30%, una valutazione che discende dalla migliore qualità degli asset Telecom in termini di copertura della popolazione e di clientela.

 

Se le parti sono fortemente impegnate a definire i dettagli dell’integrazione entro fine dell’anno, per quanto questa tempistica non sia vincolante, la fase B scatterà nei primissimi mesi del 2014: l’obiettivo va dalla cessione di una quota qualificata della nuova società fino al passaggio di controllo e il potenziale compratore potrebbe essere sia un soggetto industriale estero del settore sia un fondo di investimento.

 

A questo proposito, riporta sempre Radiocor, da diverse settimane si fa il nome di Clessidra come pretendente, ma il fondo, che un anno fa era stato a un passo dall’intero gruppo TI Media, non risulta essere al lavoro su questa operazione.

Secondo una proiezione di Mediobanca Securities, la nuova società – considerando i risultati attuali delle due entità e il piano triennale di crescita presentato in primavera da TI Media – potrebbe puntare a ricavi intorno ai 120 milioni in tre anni con un ebitda non lontano dai 70 milioni. Estraendo i conti relativi all’attività di operatore di rete delle due società, i cinque multiplex hanno portato 95-100 milioni di ricavi nel 2010 con un ebitda intorno ai 50 milioni.

 

I multiplex TI Media ospitano, tra gli altri, i canali La7 e Mtv oltre a molte delle emittenti del gruppo Discovery-Switchover Media (come Real Time, D-Max, K2, Giallo) e col marchio Sportitalia. I canali tv trasmessi dalle infrastrutture di Rete A comprendono ad esempio Cielo, Repubblica Tv e All Music. (R.N.)