Frequenze

5G, gli Usa verso un mega-restyling delle frequenze: servono 1500 Mhz di spettro aggiuntivo

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Il presidente Joe Biden vuole riorganizzare lo spettro radio degli Usa in vista della crescente domanda di più spazio frequenziale per le innovazioni in arrivo fra cui connettività satellitare, 6G, AI, guida ad auto autonoma.

La Casa Bianca a caccia di 1500 Mhz di banda per spingere sull’acceleratore del 5G. E’ di questa settimana la notizia che le agenzie federali sono pregate di liberare spazio per gli usi commerciali dello spettro, a partire dal 5G. L’obiettivo è redigere una nuova strategia nazionale dello spettro radio entro fine anno, si legge nella nota della Casa Bianca (vai al link).

Biden vuole una nuova strategia nazionale dello spettro

E’ per questo che Joe Biden due giorni fa ha posto le basi per una nuova strategia nazionale dello spettro, scrive la Reuters, per una gestione più coordinata di un bene scarso come le frequenze. L’obiettivo è non perdere terreno rispetto a grandi player globali, in primis la Cina, che a giugno aveva destinato ulteriori 700 megahertz per il 5G, portando il totale a 1.160 megahertz, “ovvero 4,3 volte di più” di quanto detenuto dagli operatori americani, secondo il CTIA, l’associazione americana delle aziende wireless.

“Gli Stati Uniti hanno da tempo portato avanti la propria leadership tecnologica globale trovando l’equilibrio tra la promozione dell’innovazione da parte del settore privato e l’approfondimento delle missioni dei suoi ministeri e agenzie”, dice Joe Biden nel protocollo Memorandum of Understanding (MoU) firmato lunedì. Tuttavia, negli ultimi anni, gli oggetti connessi, le automobili autonome, il turismo spaziale e le crescenti esigenze dello Stato federale hanno portato a una “concorrenza più forte” per lo spettro. Abbastanza da mettere a repentaglio la leadership del Paese nelle reti mobili, mentre gli Stati Uniti sono stati tra i primi, insieme a Cina, Corea del Sud e Giappone, a lanciare il 5G nel 2018.

Mega-revisione riguarda 2.700 Mhz di spettro

E’ quindi in cantiere lo studio di una grande revisione di più di 2.700 Mhz di spettro passibile di una potenziale riallocazione.

La domanda per l’uso dello spettro è in forte aumento così come sono previsti nuovi usi come i veicoli connessi in grado di comunicare con Internet, altri veicoli e fonti aggiuntive. Il traffico dati wireless mobile negli Stati Uniti è aumentato del 38% nel 2022.

La Casa Bianca ha messo nero su bianco che lo spettro aggiuntivo è fondamentale per i servizi wireless di prossima generazione e per una varietà di tecnologie avanzate, infrastrutture e esigenze governative.

Serve più spettro per le innovazioni del futuro

“Le innovazioni che vanno dalle reti 5G, all’agricoltura di precisione, ai veicoli aerei senza pilota, alle missioni lunari richiedono grandi quantità di spettro per funzionare”, ha indicato lunedì la Casa Bianca in una nota.

In concreto, Joe Biden ha dato tempo fino al 31 dicembre a Gina Raimondo, segretaria del Commercio, per elaborare questa nuova strategia. Oltre a questa riallocazione pubblico-privato, la strategia deve anticipare meglio i bisogni futuri e riflettere sulle modalità di attribuzione delle frequenze (vendita, utilizzo gratuito, mutualizzazione, ecc.).

Cresce la domanda di servizi satellitari

La domanda di servizi satellitari è in espansione, con le aziende nazionali che presentano richieste di licenza per costellazioni satellitari per supportare la banda larga di consumo e altri usi.

A gennaio la FCC ha proposto di rendere disponibile lo spettro della banda 5 GHz per il crescente numero di droni.

L’amministrazione Biden prevede entro 12-18 mesi di “far avanzare la ricerca, creare incentivi agli investimenti e stabilire obiettivi misurabili per far avanzare la tecnologia di accesso allo spettro”, inclusa la creazione di banchi di prova dello spettro, ha reso noto la Casa Bianca.

In ogni caso, l’iniziativa americana non mancherà di animare la prossima Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni (WRC-23) che inizierà lunedì a Dubai. Organizzata ogni tre o quattro anni dall’Itu, l’agenzia Onu che si occupa delle politiche sullo spettro radio, la WRC esamina se sia necessario modificare il trattato internazionale che regola l’uso dello spettro.