Google, trimestrale oltre le attese grazie alla pubblicità mobile. In Borsa vale 330 mld di dollari

di Alessandra Talarico |

Nel complesso, i ricavi netti da pubblicità sono cresciuti del 23%. L’aumento della richiesta di inserzioni sui dispositivi mobili ha compensato il calo del prezzo medio ‘per cick’ sceso dell’8% su un anno e del 4% rispetto al trimestre precedente.

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Larry Page

Trimestrale sopra le attese per Google, che nel terzo trimestre ha registrato profitti per 2,97 miliardi di dollari (8,75 dollari per azione), in crescita del 36% rispetto ai 2,18 miliardi, (6,53 dollari ad azione) del terzo trimestre 2012. Il fatturato è stato di 14,89 miliardi di dollari, in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Esclusi i ricavi dei siti partner, il fatturato si è attestato a 11,92 miliardi di dollari, contro gli 11,7 attesi dal mercato.

 

I risultati hanno fatto balzare il titolo in Borsa facendo schizzare il valore di mercato del gruppo a 330 miliardi di dollari – in aumento di 35 miliardi – a ridosso del colosso petrolifero Exxon, la cui cui capitalizzazione è scesa a 385 miliardi.

 

Tornando ai dati trimestrali, nel complesso, i ricavi netti da pubblicità sono cresciuti del 23% ma a spingere il risultato, in particolare, è stato l’aumento della richiesta di inserzioni mobili, che ha compensato il calo dei costi delle inserzioni: il prezzo medio per click è infatti sceso dell’8% su un anno e del 4% rispetto al trimestre precedente.

Tra gli altri dati ‘sensibili’, tenuti d’occhio nei risultati come ‘termometro’ dell’andamento del business Google- che come tutti i fornitori di servizi gratuiti su internet si finanzia essenzialmente grazie alla pubblicità – segnala un aumento del 26% su un anno e dell’8% sul trimestre precedente dei click sulla pubblicità, in funzione delle quali è pagata dagli inserzionisti.

Resta però in rosso Motorola che registra una perdita operativa di 248 milioni di dollari al terzo trimestre, per un fatturato di 1,18 miliardi di dollari.

 

La società non ha fornito i dettagli dell’effetto diretto sui ricavi della nuova modalità di vendita delle inserzioni mobili, chiamata “enhanced campaigns”, ma il chief business officer, Nikesh Arora, ha sottolineato come gli inserzionisti stiano puntando con più forza sul mobile grazie alla disponibilità di strumenti più semplici e di una migliore possibilità di analisi sulle prestazioni.

 

I dati trimestrali, ha sottolineato comunque il Ceo Larry Page, dimostrano come ormai sia concreto il passaggio da un mondo Pc-centrico a uno in cui l’accesso avviene prevalentemente da dispositivi mobili.