Rai, Massimiliano Dona (UNC) a Catricalà: ‘Nel Contratto di servizio più attenzione ai consumatori’

di Raffaella Natale |

Il Segretario generale dell'UNC ha indicato al Viceministro che il servizio pubblico ‘ha il dovere di diffondere tra i cittadini una maggiore consapevolezza di consumo, in particolare su educazione economico-finanziaria, energetica e digitale’.

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Massimiliano Dona

Nell’ambito della consultazione pubblica avviata dal viceministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà, sul rinnovo del contratto di servizio Rai, l’Unione Nazionale Consumatori ha evidenziato l’importanza di dare maggiore spazio ai temi vicini ai consumatori.

Il servizio pubblico radiotelevisivo – ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC – non può sottrarsi al dovere di diffondere tra i cittadini una maggiore consapevolezza di consumo, in particolare sui temi dell’educazione economico-finanziaria, energetica e digitale“.

 

Dona ha spiegato di aver evidenziato questi argomenti al viceministro Catricalà, aggiungendo che “Gli altri temi sollecitati dall’associazione sono: alimentazione e corretti stili di vita; energia e sostenibilità; commercio elettronico e cittadinanza digitale; Europa e consumi transfrontalieri; tutela del mercato e Autorità di settore; contrasto alle dipendenze (dalle ludopatie agli alcolici); attenzione ai consumatori vulnerabili (minori e persone affette da disabilità); giustizia e diritti; ruolo delle associazioni dei consumatori“.

 

Il Segretario dell’UNC ha anche indicato che “La presenza dei rappresentanti dei consumatori nei dibattiti televisivi sui temi di loro maggiore interesse è attualmente sottodimensionata nei palinsesti del servizio pubblico e ciò significa rallentare ulteriormente la ripresa economica, se è vero che il consumatore fatica a riprendere fiducia nel mercato”.

 

Massimiliano Dona non ha mancato di stigmatizzare lo scarso pluralismo televisivo dei rappresentanti dei consumatori: “Recentemente la voce dei consumatori in radio e in televisione è ridotta alla presenza di pochi soggetti che monopolizzano la scena e ciò è tanto più grave considerando che si tratta di esponenti di un consumerismo non indipendente, ma collegato al movimento sindacale e a vari gruppi editoriali”.

 

Nei giorni scorsi, Catricalà ha indicato che una bozza del contratto di servizio della Rai è già pronta, ma bisognerà attendere il termine della piccola consultazione, presumibilmente prima delle ferie estive, per passare a settembre il documento alla Vigilanza (Leggi Articolo Key4biz).

 

Catricalà ha spiegato che il ritardo è dovuto alla sua intenzione a intervenire sul contratto per renderlo “più leggibile“, prevedendo “obblighi più efficaci“.

Il viceministro ha, quindi, ribadito l’importanza di dare risalto nel contratto ad alcune tematiche chiave, come la tutela dei minori (sono stati finalmente nominati i membri del Comitato Media e Minori) e l’impegno della Rai, anche su internet e sulla radio, nell’alfabetizzazione digitale. Ha anche sottolineato l’importanza di garantire il ruolo della donna nella pubblicità, per “contrastare la tendenza verso il degrado e la volgarità” (Leggi Articolo Key4biz).

 

Un argomento quest’ultimo sul quale ha richiamato l’attenzione anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, per segnalare la necessità di rivedere la figura delle donna con l’ausilio dei media (Leggi Articolo Key4biz).

Boldrini ha lanciato una sorta di appello in particolare alla televisione del servizio pubblico. L’auspicio è che la tv pubblica “faccia da calamita per tutte le altre tv e network che, alla Rai, sempre si ispirano”. Proprio la televisione e tutti i media, ha indicato, “possano fare molto per rappresentare più fedelmente l’universo femminile”.