Porno, lotto e cartomanzia, denunciate oltre 100 Tv locali

di |

Secondo le informazioni fornite dalla GdF, più di 90 delle 100 emittenti monitorate sono state segnalate all’Agcom per oltre 1.000 violazioni al Testo unico dei servizi media. Ora rischiano multe da 12 fino a 206 milioni di euro.

Italia


Cartomanzia

Sono più di cento le emittenti radiotelevisive sottoposte al controllo della Guardia di Finanza, Nucleo per la radiodiffusione e l’editoria, nell’ambito dell’attività di collaborazione con l’Agcom, per la messa in onda di programmi ‘nocivi per lo sviluppo psico-fisico e morale dei minori’ e televendite di pronostici del lotto, lotterie, magia e cartomanzia, ‘in abuso della credulità popolare’.

Le indagini sono partite anche sulla base delle segnalazioni pervenute da utenti e da associazioni di categoria.

 

Tra gli altri, sono state denunciate all’autorità giudiziaria due persone per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le persone in questione, attraverso una Tv locale, pubblicizzavano, in orario notturno a ciclo continuo, un sito internet di video chat – webcam live, promettendo facili guadagni a chi, dopo essersi registrato a pagamento, scambiava con altri utenti video o foto personali anche pornografici.

 

Altro fenomeno rilevante, segnalato dalle Fiamme Gialle, la “presenza diffusa di programmi con servizi telefonici a pagamento su pronostici del lotto, magia e cartomanzia, rivolti a soggetti che credevano di poter ottenere valide anticipazioni su serie numeriche o sul proprio futuro, in risposta a desideri personali, purtroppo delusi visto anche il costo elevato delle telefonate”. Tutto ciò, si legge nella nota della GdF, in chiaro abuso della credulità popolare. Alcuni casi d’immagini crude, trasmesse in “fascia protetta” e senza il necessario preavviso, sono state rilevate e segnalate all’Agcom. Oltre a 10 soggetti denunciati all’autorità giudiziaria, più di 90 delle 100 emittenti monitorate sono state segnalate all’Agcom per oltre 1.000 violazioni al Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici, sanzionabili complessivamente nel minimo per circa 12 milioni di euro e nel massimo per oltre 260 milioni di euro. (R.N.)