TI Media, nel primo trimestre ascolti record per La7. Cessione a Cairo per ‘non rischiare peggioramento dei conti’

di Raffaella Natale |

Con queste parole il presidente di TI Media, Saverino Salvemini, ha spiegato la scelta di vendere l’emittente televisiva a Urbano Cairo.

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“Programmi come Piazza Pulita, Servizio Pubblico e Crozza hanno raggiunto quote di pubblico e notorietà che, assieme ad altri programmi storici de La7, stanno dimostrando anche nei primi mesi del 2013 la bontà delle scelte editoriali effettuate”.

E’ quando ha dichiarato oggi il direttore generale di TI Media, Marco Ghigliani, durante l’assemblea degli azionisti. Nel corso dell’incontro, è emerso che nei primi tre mesi dell’anno la situazione delle emittenti controllate dal gruppo è in miglioramento. Secondo rilevazioni Auditel, infatti, il network La7 (La7+La7d) avrebbe raggiunto nel trimestre il 4,64% dello share medio nel totale di giornata e il 6% di share nel prime time, con una crescita a/a rispettivamente del 24,7% e del 47,8%. La7 è inoltre risultata l’unica tv generalista in crescita, con il 4,21% nel totale giornata (+24,6% a/a) e 5,52% nel prime time (+50,8%).

 

Sulla cessione a Cairo Communications di La7, il presidente Saverino Salvemini ha commentato: “E’ stata un’operazione di stop loss. In futuro avremmo accusato perdite economiche maggiori rispetto al corrispettivo riconosciuto al compratore”.

“La dismissione – ha aggiunto il presidente di TI Media – consente al nostro gruppo di conservare un asset fondamentale come i multiplex”.

“Per facilitare il buon esito dell’operazione – ha indicato Salvemini – Telecom Italia ha rinunciato a 100 milioni di euro di crediti vantati nei confronti di TI Media“.

 

In precedenza il presidente, alludendo probabilmente all’imprenditore piemontese Urbano Cairo, pur senza mai citarlo, aveva affermato che la cessione dell’emittente era stata deliberata “per non rischiare di perdere il certo per l’incerto“, anche a fronte di un risultato economico dell’ultimo esercizio “in evidente peggioramento“.