Microsoft: trimestrale condizionata dal calo delle vendite di Pc. Occhi puntati sull’arrivo di Windows 8

di Alessandra Talarico |

Il rallentamento della domanda di Pc - -8,3% nel terzo trimestre - non ha messo in difficoltà solo Microsoft: anche Intel, all’inizio di questa settimana, ha registrato utili e ricavi in calo.

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Steve Ballmer

Il rallentamento delle vendite di personal computer ha pesato sui risultati di Microsoft, che ha chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale 2013 con un fatturato di 16,01 miliardi dollari. Utile operativo, utile netto e utile diluito per azione sono stati, rispettivamente, di 5,31 miliardi dollari, 4,47 miliardi dollari, e 0,53 dollari per azione.

 

Alla luce del contesto macroeconomico, si tratta di risultati “ragguardevoli”, ha affermato l’analista Daniel Ives di FBR Capital Markets: “Gli investitori – ha aggiunto – non attendevano nulla di spettacolare. L’attesa è tutta per Windows 8 e per il lancio dei tablet Surface”, il 26 ottobre.

 

“Il lancio di Windows 8 è l’inizio di una nuova era per Microsoft”, ha infatti affermato il Ceo Steve Ballmer.

“Gli investimenti che abbiamo affrontato negli ultimi anni si stanno combinando per creare un futuro di dispositivi e servizi eccezionali, con enormi opportunità per clienti, sviluppatori e partner”, ha aggiunto.

 

E in effetti, il calo più consistente è quello della divisione Windows & Windows Live, che ha registrato entrate per 3,24 miliardi, in calo del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Calcolando l’impatto dell’offerta di aggiornamento di Windows e delle prevendite di Windows 8 agli OEM prima della disponibilità generale, i ricavi non-GAAP della divisione sono scesi del 9%.

Più contenuta la perdita della Business Division (-2%), a 5,50 miliardi, mentre la divisione Server & Tools ha riportato entrate per 4,55 miliardi, in crescita dell’8%, grazie alla crescita a doppia cifra dei ricavi SQL Server e della crescita del 20% dei ricavi System Center.

 

La divisione Online Services ha registrato entrate per 697 milioni, in aumento del 9%, con una crescita del 15% per i ricavi pubblicitari, mentre la Entertainment and Devices Division ha chiuso con entrate per 1,95 miliardi. XBox si conferma la console più venduta con una market share del 49% negli Usa, mentre Skype continua la sua crescita e conta ora più di 280 milioni di utenti.

 

Certo, questo è stato un trimestre di transizione per il gruppo di Redmond, che nelle prossime settimane lancerà una serie di nuovi prodotti – Windows 8, Windows Phone 8, Surface  – che ne determineranno la transizione da software company ‘pura’ in fornitore di servizi e dispositivi.

 

Commentando i risultati, il chief financial officer Peter Klein ha sottolineato che “…mentre le entrate hanno continuato a crescere nel segmento enterprise – con un incremento a doppia cifra delle licenze pluriennali nelle divisioni Windows, Server & Tools e Business – il rallentamento della domanda di Pc in attesa del lancio di Windows 8 ha generato un calo dell’utile operativo”.

Il chief operating officer Kevin Turner ha invece ribadito che Microsoft ha già certificato oltre 1.000 sistemi per Windows 8, dai tablet agli ultrabook e ai più potenti Pc desktop.

 

Secondo uno studio pubblicato da Gartner, nel terzo trimestre il mercato Pc ha perso l’8,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a 87,5 milioni di unità consegnate contro 95,4 milioni di un anno fa.

In tutto il 2012, secondo un altro studio di IHS, dovrebbero essere venduti 348,7 milioni di Pc, in calo dell’1,2% rispetto ai 352,8 milioni di unità del 2011 (Leggi articolo Key4biz).

E il rallentamento della domanda di Pc, non ha messo in difficoltà solo Microsoft: anche Intel, all’inizio di questa settimana, ha pubblicato risultati che hanno evidenziato la forte pressione sui margini.

Il principale produttore mondiale di chip ha registrato ricavi in calo da 14,23 miliardi di dollari di un anno fa a 13,45 miliardi di dollari e un utile operativo sceso da 4,78 a 3,84 miliardi di dollari. L’utile netto del gruppo di Santa Clara è passato da 3,46 a 2,97 miliardi di dollari.

Risultati che, secondo il CEO Paul Otellini “riflettono il perdurare di un contesto economico difficile, caratterizzato – per quanto riguarda il mondo del computing – da un periodo di innovazione e creatività rivoluzionarie”.