‘Dallas’ torna sugli schermi americani: il telefilm cult che diventò case study ha registrato 7 mln di spettatori nella prima puntata

di Raffaella Natale |

Time Warner fa bottino di ascolti, ma i tempi sono cambiati e forse cattiveria, soldi e sesso non basteranno più o forse no?

Stati Uniti


Dallas

Per combattere il calo degli ascolti, l’americana Time Warner ha pensato di rispolverare un serial cult di successo, Dallas, che mercoledì ha registrato 7 milioni di spettatori, un record per una Tv via cavo come TNT.

 

Il primo episodio è stato esattamente seguito da 6,9 milioni di telespettatori, di cui 1,9 milioni di età compresa tra i 18 e i 49 anni, il target privilegiato dagli inserzionisti.

Questa nuova versione del telefilm è stata già venduta a 32 canali televisivi esteri e in Italia andrà in onda in autunno su Canale 5.

 

Il serial, trasmesso dal 1978 al 1991, con si suoi intrighi familiari, era diventato un fenomeno sociale, studiato anche da diversi professori universitari.

 

Chi non ricorda le avventure della Famiglia Ewing, la cattiveria di JR (Larry Hagman), la moglie alcolizzata Sue Ellen (Linda Gray), il fratello buono Bobby (Patrick Huffy)?

 

Le avventure di questa famiglia di petrolieri hanno tenuto incollati agli schermi milioni di spettatori di tutto il mondo. In Italia, trasmesso negli anni ’80 da Mediaset, si indisse addirittura un concorso ‘Chi ha sparato a JR’?, quando il malefico della famiglia fu ferito durante un agguato.

Una puntata che nell’autunno del 1980 fu seguita negli USA da 90 milioni di spettatori – il 75% del mercato, secondo il New York Times – e 360 milioni nel resto del mondo.  

 

Il mistero creato intorno al ferimento di JR è considerato il primo ‘cliffhangeer’, un espediente narrativo usato per creare una suspense crescente alfine di accrescere la curiosità dei telespettatori e assicurarsi il picco dell’audience per l’episodio successivo.

 

Time Warner ha adesso chiesto a JR di rispolverare il vecchio cappello texano e tornare in Tv. Ma sicuramente, tenendo conto della frammentazione del panorama audiovisivo, non è pensabile di poter registrare quegli ascolti. Ma le vecchie ricette sembrano funzionare sempre.

 

Del vecchio cast manca solo Victoria Principal, che nel telefilm interpretava Pamela, la moglie di Bobby, mentre il vero grande assente è –  non senza polemiche – il creatore della prima serie, David Jacobs, che al di là di una commissione da 714 dollari e dal mantenere il privilegio di mantenere fra i titoli di coda ‘created by’, è stato escluso dal sequel. In Italia la si vedrà in autunno in prima serata su Canale 5.

 

Le nuove puntate sono incentrate sugli eredi degli Ewing che, ripercorrono le orme dei loro genitori, con tanto di conflitti e liti tra fratelli.

Christopher (Jesse Metcalfe), il figlio adottivo di Bobby e Pamela, gira le spalle alle trivellazioni di petrolio che ha reso ricca la famiglia e punta sulle energie green. Il figlio di JR, John Ross (Josh Henderson) è l’opposto e, come il padre, non si fa scrupoli a trivellare ogni centimetro di terreno.

I due cugini si scontrano, come i loro padri, sulla politica energetica familiare ma anche nella vita sentimentale, e si litigano Elena (Jordana Brewster), la figlia del cuoco di vecchia data della famiglia.

 

Insomma i temi sono sempre gli stessi: denaro, avidità e ovviamente sesso, ma ai giorni nostri… è i tweet stanno già impazzando.