Microsoft rinnova Bing: la ricerca si fa in tre e diventa social

di Alessandra Talarico |

Il nuovo Bing collegherà gli utenti con amici e altri internauti che possono fornire aiuto nelle ricerche sulla base dei loro 'Mi piace', delle informazioni del profilo o delle foto che hanno condiviso, così da poter chiedere facilmente la loro opinione.

Stati Uniti


Microsoft Bing

A tre anni dal lancio, Bing si rinnova per rendere i risultati più ‘social’. Il nuovo design, che sarà disponibile negli Usa a partire da giugno, dividerà la pagina in tre parti: sulla sinistra, il riquadro più grande mostra i risultati di ricerca di base. La colonna centrale elenca le attività associate con la query – alla ricerca di un ristorante vengono associate, ad esempio, mappe e pagine per la prenotazione grazie agli accordi tra Microsoft e società come Yelp, OpenTable e FanSnap – mentre la terza colonna mostra i contenuti correlati (likes o commenti) postati dagli utenti di Facebook, Twitter, Foursquare, LinkedIn e Google+. (Ecco come funziona nel video postato da Microsoft)

 

L’aggiornamento è il maggiore realizzato da Microsoft dal lancio di Bing, tre anni fan ed è stato progettato, spiega la società sul suo blog ufficiale, per aiutare gli utenti a interagire “con gli amici e gli esperti, senza compromettere l’esperienza di ricerca di base”.

 

Prima di lanciare Bing, la quota di Microsoft nel mercato Usa della ricerca online era dell’8%: attualmente si attesta al 15,3% contro il 66,4% di Google e il 14% di Yahoo!.

 

Per rafforzare la propria posizione di fronte al principale competitor, la società di Redmond ritiene essenziale capovolgere il tradizionale approccio sui cui si fondano gli attuali paradigmi della ricerca: non più parole chiave, link e tag che puntano a pagine statiche, ormai obsoleti in un’epoca in cui è la condivisione a farla da padrone, ma uno strumento che rifletta quello che la gente fa nella vita reale, ossia chiedere il parere di amici ed esperti prima di prendere una decisione, che sia un acquisto, un viaggio, la ricerca di uno specialista.

Così, il nuovo Bing include gli input degli amici e le opinioni di esperti, senza snaturare la pertinenza, l’imparzialità e la completezza dei risultati di ricerca.

 

“Abbiamo pensato a un’evoluzione della ricerca che prenda atto dei nuovi modelli di utilizzo come la localizzazione delle persone nelle loro reti sociali, permettendo agli utenti di beneficiare di tutto il sapere del web grazie ai loro amici”, spiega il team Bing sul blog ufficiale.

 

Facendo ad esempio, una ricerca con la parola chiave ‘Hawaii’, Bing frugherà all’interno delle pagine Facebook per suggerire contatti in grado di fornire informazioni pertinenti.

“I link blu sui quali è stata finora fondata l’attività dei motori di ricerca non hanno più senso perchè la gente utilizza il web per fare cose nel mondo reale e questo è un cambiamento fondamentale in rapporto a 10 anni fa”, ha spiegato il direttore di Bing, Stefan Weitz.

 

Microsoft e Facebook sono ‘amici’ di vecchia data: nel 2007, la società di Redmond ha speso 240 milioni di dollari per acquisire l’1,6% del social network, che Zuckerberg aveva creato appena 3 anni prima.

Un investimento allora definito azzardato ma che potrebbe fruttare a Microsoft qualcosa come un miliardo e mezzo di dollari quando Facebook sarà quotato in Borsa e potrebbe ora consentire alla società di raddrizzare la barra dei ricavi della divisione Online, che sta perdendo circa 500 milioni di dollari a trimestre.

 

Rafforzando la collaborazione con Facebook, inoltre, Microsoft gioca d’anticipo: secondo uno studio pubblicato giovedì, infatti, se il social network di Mark Zuckerberg decidesse di lanciare, come si vocifera, un motore di ricerca potrebbe rappresentare una seria minaccia per i player attivi nel settore.

Secondo la società di ricerca Greenlight, “Facebook potrebbe catturare circa il 22% del mercato mondiale della ricerca se decidesse di lanciare un servizio ad hoc”.

E non ci sarebbe bisogno neanche di un motore dalle caratteristiche ‘spettacolari’: basterebbe solo integrarlo nella ‘Facebook experience’, agganciando l’enorme quantità di informazioni a disposizione del social network ai risultati di ricerca. Proprio quello che intende fare Microsoft con la nuova versione di Bing.

 

Greenlight evidenzia anche il successo dell’integrazione di Google+ alla ricerca Google: circa un quarto degli internauti ha cliccato sul simbolo ‘+1’ per mostrare apprezzamento verso i siti presentati sulla pagine dei risultati. Questa azione pesa infatti sul posizionamento dei siti o delle informazioni nel motore di ricerca e può rivelarsi molto utile per la visibilità delle aziende.