Mediaset: ‘Non licenzieremo’. Pier Silvio Berlusconi smentisce Fedele Confalonieri?

di Raffaella Natale |

Berlusconi Jr, che oggi incontrerà a Londra la comunità finanziaria per presentare i conti del 2011, ha assicurato: ‘Agiremo sulle spese televisive, ma non toccheremo i dipendenti’.

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Piersilvio Berlusconi - vicepresidente Mediaset

Dopo le polemiche scatenate dalla dichiarazione del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che nell’incontro con il premier Mario Monti aveva prospettato possibili licenziamenti per l’incombenza della crisi economica (Leggi Articolo Key4biz), è intervenuto Pier Silvio Berlusconi per gettare acqua sul fuoco.

Il vicepresidente dell’azienda di Cologno Monzese ha assicurato che il gruppo “non ha in programma tagli di personale: razionalizziamo e possiamo frenare il turnover, ma i dipendenti non li tocchiamo“.

Aggiungendo,  “Agiamo sui costi e già nel 2012 avremo un calo delle spese televisive tra il 4 e il 5%”.

I primi effetti del piano di taglio dei costi da 250 milioni di euro annui entro il 2014 “si vedono già nell’ultimo trimestre del 2011″, ha precisato Pier Silvio Berlusconi, che oggi incontrerà la comunità finanziaria a Londra per presentare i conti approvati martedì.

 

Ma per le prospettive del 2012, soprattutto per la raccolta pubblicitaria, “non possiamo avere previsioni, piuttosto ‘visioni’ perché gli acquisti da parte degli inserzionisti non avvengono mesi prima con campagne ampiamente programmate, ma nel giro di poche settimane”. Il vicepresidente della società televisiva ha, quindi, confermato che “questo dovrebbe essere un anno ancora piuttosto difficile, ma siamo fiduciosi perché Mediaset è diventata un network completo, con un avvio di presenza su internet grazie al progetto ‘all news’, un’integrazione tra televisione e il web che intendiamo rafforzare anche con nuovi progetti“.

 

La fase recessiva nella quale si trovano sia Italia che Spagna sta condizionando il mercato pubblicitario in entrambe le aree geografiche presidiate dal gruppo. E’ quanto si legge nel comunicato di bilancio relativo al 2011 nel quale si precisa che nei primi tre mesi del 2012 la raccolta sta registrando una flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in linea con l’andamento dell’ultimo trimestre del 2011. Eventi rilevanti quali gli Europei di Calcio e le Olimpiadi potrebbero aumentare la dinamicità di un mercato pubblicitario che al momento soffre ancora di scarsa visibilità ed estrema volatilità.

Qualora le condizioni di mercato non dovessero evidenziare segnali di miglioramento, Mediaset prevede di chiudere l’esercizio 2012 con un utile netto consolidato e una generazione di cassa caratteristica inferiori rispetto al 2011.

 

Lo scorso anno si è chiuso con un utile netto in calo a 176,2 milioni di euro (350 mln in 2010) e un Ebit in contrazione a 374,2 milioni (596,1 mln).

I ricavi netti consolidati, spiega la nota, sono inoltre scesi a 3,24 miliardi (3,44 mld), mentre a livello di gruppo, la posizione finanziaria netta è negativa e peggiora a 1,78 miliardi (-1,59 mld in 2010). A fine anno, la generazione di cassa caratteristica era pari a 256,7 milioni (570,6 mln).

La raccolta pubblicitaria di Publitalia sulle reti gratuite Mediaset ha raggiunto i 2,67 miliardi (2,79 mld). La raccolta pubblicitaria complessiva di Publitalia ’80 e Digitalia ’08, comprensiva anche dei canali digitali pay e dei contenuti video distribuiti sul portale web Mediaset.it, è poi calata a 2,77 miliardi (-3,3% a/a).

Per quanto riguarda Mediaset Premium, i ricavi da attività caratteristica Premium – vendita carte, ricariche, abbonamenti Easy Pay e raccolta pubblicitaria – sono cresciuti a 615,6 milioni (+14,1%).

 

Per quanto riguarda, poi, il caso Endemol, che tanto ha fatto e sta facendo discutere, l’azienda ha deciso di restare azionista-creditore del gruppo olandese per vedere “come evolve la partita” (Leggi Articolo Key4biz).

Lo afferma Pier Silvio Berlusconi, dopo che Barclays è uscita vendendo la sua quota al fondo di investimento Apollo Management, diventato il primo azionista della società dei format televisivi. Mediaset, che nel 2007 insieme a Goldman Sachs e Cyrte aveva Endemol per 2,6 miliardi di euro, non dovrà ascrivere perdite in bilancio, avendo già azzerato il valore della partecipazione.

 

“La questione Endemol è andata così, ma noi confermiamo la nostra presenza e confermo che l’offerta fatta a suo tempo con Clessidra era coerente“, ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi, ricordando la proposta di acquisto avanzata l’anno scorso negli stessi mesi in cui Time Warner aveva offerto 1 miliardo di euro cash per rilevare tutta Endemol (Leggi Articolo Key4biz). Offerte ritenute non in linea con l’enterprise value dell’azienda.

 

Ora si attende maggio per la conversione definitiva dei crediti ‘senior’ in azioni, con Mediaset che scende verso il 6-7% del produttore di programmi Tv di successo come ‘Il Grande Fratello’, ma che potrebbe entrare in Cda e rimane comunque l’unico socio industriale.