Editoria: parte al Senato esame del Ddl su proprietà intellettuale delle opere

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Franco Bruno (Terzo polo): ‘Non si può disconoscere che le imprese editoriali sostengono un costo per produrre articoli che spesso altri, a fini di lucro, sfruttano in maniera quasi parassitaria’.

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E’ partito oggi in Commissione Giustizia del Senato l’esame del ddl in materia di ‘tutela della proprietà intellettuale dell’opera editoriale’. Relatori, i senatori Franco Bruno (Terzo polo) e Roberto Centaro (Pdl).

Su loro proposta si è deciso di ascoltare al più presto i rappresentanti degli editori, le autorità predisposte e gli altri soggetti interessati al provvedimento.

Franco Bruno ha dichiarato che il testo in esame coinvolge i diritti costituzionalmente rilevanti che necessitano di approfondimenti.

Si tratta di ricercare un equilibrio, ha spiegato l’esponente del Terzo polo, tra il diritto alla tutela della proprietà intellettuale e il diritto alla conoscenza, o se si vuole, il diritto di accesso alla rete.

 

Per Bruno, “Non si può disconoscere che le imprese editoriali sostengono un costo per produrre articoli, inchieste ed approfondimenti vari che spesso altri, a fini di lucro, sfruttano in maniera quasi ‘parassitaria’. La questione, dunque, merita la dovuta attenzione del legislatore“.

“Il problema è ancora più complesso – ha aggiunto – come dimostra anche l’ultima vicenda dell’ipotetico canone Rai da applicare agli smartphone o ai pc qualora questi ultimi, come la Rai stessa precisa, vengano utilizzati per vedere la tv”. (Leggi Articolo Key4biz)

“I nuovi mezzi di comunicazione del mondo globalizzato – ha concluso Bruno –  pongono altrettante nuove domande al legislatore, non ultima la rivisitazione dell’idea stessa del ‘diritto d’autore’ e del copyright concepiti in un tempo e in un contesto sociale completamente differenti da quello odierno”.