Digitale terrestre: rischia di saltare lo switch-off al sud

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Maurizio Giunco (FRT): ‘In assenza di precisi impegni dello Stato le emittenti locali operanti nelle aree interessate dai prossimi switch-off non procederanno allo spegnimento degli impianti’.

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Maurizio Giunco

Il Presidente dell’Associazione Tv Locali, Maurizio Giunco, intervenendo alla riunione della Task Force tenutasi questa mattina presso il Ministero dello sviluppo economico ha dichiarato che “Il Ministero deve dirci a chiare lettere, prima dell’avvio dei prossimi switch-off, qual’è la posizione che l’Italia intende portare avanti in occasione della prossima riunione dei lavori preparatori della Conferenza di Ginevra relativamente alla destinazione dei canali della banda 700 MHz”.

 

Giunco ha detto a chiare lettera che “Quello che è successo esattamente non più tardi di un anno addietro con la digitalizzazione del nord Italia  con l’assegnazione – e il successivo esproprio  – alle tv locali dei canali 61-69 non si ripeterà”.

 

E’ impensabile, infatti, ha commentato ancora il presidente di FRT chiedere agli imprenditori televisivi locali di sostenere significativi investimenti per il passaggio al digitale terrestre senza dare garanzie in merito alla definitiva assegnazione delle frequenze. Per questo motivo, in assenza di precisi impegni dello Stato le emittenti locali operanti nelle aree interessate dai prossimi switch-off non procederanno allo spegnimento degli impianti (Leggi Articolo Key4biz).

 

Le regioni che entro la metà del 2012 passeranno alla nuova tecnologia di radiodiffusione televisiva, completando la digitalizzazione dell’Italia, sono Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia.

 

La scelta del nuovo governo di avviare una fase di dirigismo, ha continuato Giunco, non potrà produrre che effetti negativi. Il Ministero dello sviluppo economico ha deciso, infatti, di procedere  all’emanazione di alcuni decreti strategici per il futuro dell’emittenza locale senza avviare le consultazioni con i soggetti interessati, siano essi associazioni di categoria o enti locali come le regioni.

“Così e successo per l’emanando decreto delle frequenze della banda 800 mhz e così si pensa di fare con i futuri bandi regionali per l’assegnazione delle frequenze nelle aree da digitalizzare”.

 

Tale atteggiamento di non condivisione, ha concluso il presidente dell’Associazione Tv locali, sommato alle note problematiche di scarsezza di risorse frequenziali e di incompatibilità delle stesse sia con alcuni stati esteri confinanti che tra Sicilia e Calabria, non consente – al momento – di avviare nessuna forma di collaborazione tra il Ministero e l’Associazione Tv Locali Frt.