Dividendo digitale: al via in Francia l’asta per gli 800Mhz. Previsto incasso da 1,8 mld di euro

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La prima fase dell’asta, che ha assegnato le frequenze sulla banda 2,6 Ghz, si è conclusa a settembre con un incasso, per lo Stato, di 936 milioni di euro, rispetto ai 700 milioni attesi.

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Tutti e 4 i maggiori operatori telefonici francesi parteciperanno alla seconda fase dell’asta del dividendo digitale, che terminerà con l’assegnazione delle frequenze sulla banda 800 MHz dalla quale il Governo d’oltralpe conta di incassare almeno 1,8 miliardi di euro.

 

Il regolatore francese – Arcep – ha fatto sapere che France Télécom, SFR, Bouygues Telecom e Free hanno depositato la domanda per partecipare alla gara per l’assegnazione di queste frequenze ‘d’oro’, fin qui riservate all’industria televisiva, sulle quali si consumerà la battaglia più serrata tra gli operatori.

La prima fase dell’asta – quella per l’attribuzione della banda 2,6Ghz, si è conclusa a settembre con un incasso, per lo Stato, di 936 milioni di euro, rispetto ai 700 milioni attesi.

 

Ad avere la meglio tra gli operatori che hanno preso parte alla prima fase della gara, è stato SFR, che ha speso ‘solo’ 150 milioni di euro per un blocco di frequenza da 15 Mhz, preferendo risparmiare qualche risorsa per le frequenze in banda 800 Mhz, le più pregiate in termini di capacità di propagazione del segnale. SFR è stato anche l’unico operatore a non accettare l’impegno di accogliere sulla sua rete gli operatori virtuali.

A staccare l’assegno più consistente sono state Orange e Free che hanno speso, rispettivamente 287 e 271 milioni di euro per un blocco di 20 Mhz ciascuno, mentre a pagare più caro in termini di Mhz è stato Bouygues Telecom: 228 milioni di euro per 15 Mhz, quasi il doppio di SFR per la stessa quantità di banda.

 

Le condizioni per l’assegnazione delle licenze sono state fissate a metà maggio dall’Arcep, sulla base di due criteri: il prezzo proposto e l’impegno ad accogliere l’ingresso di operatori virtuali.

 

Riguardo la copertura del territorio, i gestori che porteranno a casa le licenze dovranno inoltre impegnarsi a coprire il 99,6% della popolazione entro 15 anni, mentre il 90% della popolazione di ciascun dipartimento dovrà essere raggiunta dal servizio entro 12 anni.