Privacy: Assoprovider chiede soluzione europea per proteggere i dati contenuti nei database di aziende estere

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In Germania, un Land ha chiesto e ottenuto da Facebook che i dati dei suoi cittadini non vengano registrati al di fuori dei confini tedeschi.

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I dati dei cittadini non possono finire nei database di tracciamento di aziende che non facciano parte della CE, che li sfruttano commercialmente a favore proprio e dei propri partner e spesso a scapito di concorrenti europei, senza alcun controllo da parte delle Autorità europee o nazionali, senza potere escludere che in futuro qualche falla nei sistemi di sicurezza non crei problemi peggiori.

 

E’ quanto ribadisce Assoprovider, che cita il caso della Germania, dove un Land ha chiesto a Facebook di non registrare i dati dei suoi cittadini al di fuori dei confini tedeschi, ottenendo una prima risposta a tale richiesta, evidentemente basata su elementi solidi e comprensibili (ma lo stesso vale per Google ed altri).

 

Assoprovider, considerando che probabilmente una soluzione europea (non locale quindi) possa essere trovata nella gestione degli stessi dati dei cittadini europei da parte di una Autorità unica europea, chiede ai politici che rappresentano l’Italia in Europa di farsi promotori di una proposta per garantire la privacy di cittadini e consumatori europei.