Dividendo digitale: il Governo francese incassa 936 mln di euro per le frequenze 2.6 Ghz

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Si è concluso il primo ‘round’ dell’asta per il 4G. Entro il 15 dicembre gli operatori dovranno presentare le offerte per le frequenze 800 Mhz, quelle più pregiate in termini di propagazione del segnale.

Francia


Frequenze 4G

Anche la Francia comincia a trarre il primo bilancio dell’asta del dividendo digitale: le prime licenze nella banda 2,6 Ghz sono state assegnate a SFR, Free, Orange e Bouygues Telecom per un esborso complessivo di 936 milioni di euro, il 33% in più di quanto previsto dal governo, che dalla vendita di questa porzione di frequenze contava di incassare almeno 700 milioni di euro.

I prossimi lotti, che saranno messi in vendita dal 15 dicembre dovrebbero generare un incasso nettamente superiore, pari ad almeno 1,8 miliardi di euro.

In Italia, la gara per gli 800 Mhz si è conclusa ieri, con un introito complessivo di 2,96 miliardi di euro (Leggi articolo Key4biz).

 

Ad avere la meglio tra gli operatori che hanno preso parte alla gara, è stato SFR, che ha speso ‘solo’ 150 milioni di euro per un blocco di frequenza da 15 Mhz, preferendo risparmiare qualche risorsa per le frequenze in banda 800 Mhz, le più pregiate in termini di capacità di propagazione del segnale. SFR è stato anche l’unico operatore a non accettare l’impegno di accogliere sulla sua rete gli operatori virtuali.

 

A staccare l’assegno più consistente sono state Orange e Free che hanno speso, rispettivamente 287 e 271 milioni di euro per un blocco di 20 Mhz ciascuno, mentre a pagare più caro in termini di Mhz è stato Bouygues Telecom: 228 milioni di euro per 15 Mhz, quasi il doppio di SFR per la stessa quantità di banda.

 

Soddisfazione per l’esito della gara è stata espressa anche dal ministro dell’industria, Eric Besson, che ha definito la procedura un “successo”.