Brevetti: Apple contro tutti. Anche gli smartphone HTC rischiano il bando negli Usa

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Apple, impegnata in un serie di cause legali in tutto il mondo contro Android, ha accusato HTC di aver ‘rubato’ le tecnologie di iPhone e iPad e di averle usate nei suoi dispositivi basati sul sistema operativo Android.

Stati Uniti


HTC Smartphone

La vendita degli smartphone Android prodotti da HTC potrebbe essere vietata sul mercato americano. L’International Trade Commission si appresta, infatti, a riesaminare una precedente decisione, resa a luglio, in base alla quale la società taiwanese avrebbe violato due brevetti Apple, mentre nessuna violazione sarebbe avvenuta per altri due.

Una commissione ITC, composta da sei membri, riesaminerà la correttezza della decisione e la validità di tutti e 4 i brevetti contestati e stabilirà se l’interpretazione dei giudici sul caso è stata corretta.

 

Apple, impegnata in un serie di cause legali in tutto il mondo contro Android, ha accusato HTC di aver ‘rubato’ le tecnologie di iPhone e iPad e di averle usate nei suoi dispositivi basati sul sistema operativo concorrente.

HTC, il secondo maggiore produttore asiatico di telefonini, si è detta favorevole alla decisione della commissione e ottimista riguardo un esito favorevole del caso.

Qualunque  sia la conclusione dell’ITC, la società sostiene di avere ‘diverse soluzioni alternative’. HTC sta infatti lavorando con diversi partner e ha in cantiere anche per ottobre due modelli basati sull’Os Microsoft Windows Phone 7 versione Mango (leggi articolo Key4biz).

 

I due brevetti violati riguardano la trasmissione di diversi tipi di dati – in sostanza si tratta della tecnologia che abilita la ricezione di dati inviati da altri dispositivi – e un sistema in grado di identificare i numeri di telefono in una e-mail in modo da consentire la composizione o la memorizzazione del numero. I due brevetti che il giudice ritiene non siano stati violati riguardano la programmazione orientata agli oggetti e un metodo di scrittura e di esecuzione del software.

 

Anche HTC, tra l’altro, aveva fatto ricorso presso la ITC, sostenendo che Apple avesse violato 5 brevetti di sua proprietà relativi alla gestione della rubrica telefonica e del consumo energetico dei telefonini. Nel suo ricorso contro la decisione dell’ITC, HTC sostiene inoltre che i due brevetti in questione sono così vecchi da precedere la nascita degli smartphone, degli schermi touch, delle app e di tutto quanto ruota attorno ai nuovi dispositivi mobili intelligenti.

 

Il primo brevetto, il numero 6.343.263, è stato depositato nell’agosto del 1994 – 17 anni fa – e copre “il sistema di elaborazione in tempo reale dei dati trasmessi in maniera seriale”. Nel brevetto non si fa menzione a reti wireless, cellulari o a nient’altro che possa essere direttamente associato a uno smartphone, tranne l’invio e la ricezione di dati.

Il secondo brevetto, numero 5.946.647, è stato depositato nel 1996 e tratta di un soggetto ancora più generico: sistema e metodo per eseguire un’azione su una struttura di dati generati da un computer. In parole povere, quando si apre un’email su uno smartphone touch-screen (nel caso in oggetto uno smartphone HTC), si usa in effetti un dito per interagire con un dato. Toccando lo schermo, si dà al telefono un input per eseguire un’azione. Il brevetto ha a che fare col sistema che, per esempio, dice al telefono di aprire una email. Un elemento fondamentale per l’esecuzione di molte azioni nella maggior parte degli smartphone e anche degli attuali computer.

 

Presso l’ITC pende un altro ricorso, depositato sempre da Apple a luglio, che mira sempre a dimostrare violazioni di brevetto da parte di HTC nei tablet Flyer. HTC ha risposto con tre controdenunce verso Apple, una depositata lo scorso anno, una il mese scorso e un’altra la scorsa settimana.

 

La Commissione dovrebbe completare la valutazione del caso entro il 6 dicembre.

 

Circa il 36% degli smartphone Android in circolazione negli Usa sono prodotti da HTC.

“L’esclusione dei device HTC dal mercato americano non solo eliminerebbe il brand Android più popolare ma avrebbe anche impatto sulla salute e la sicurezza pubblica”, sottolinea la società nei documenti presentati ai giudici, in riferimento al fatto che i dispositivi HTC hanno caratteristiche particolari per i non udenti e sono conformi ai requisiti di localizzazione per fornire servizi di emergenza.