Google acquista altri mille brevetti IBM per sottrarsi alle cause su Android

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La società avrebbe avviato questa strategia per non cadere nelle maglie della giustizia per violazione di proprietà intellettuale.

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Google ha comprato altri 1.023 brevetti dalla società informatica IBM, in modo da consolidare il proprio portfolio ed evitare i processi per violazione della proprietà intellettuale.

L’ultimo acquisto va ad aggiungersi a quello di fine luglio, quando la compagnia di Mountain View ha messo mano su un migliaio di patent sempre IBM (Leggi Articolo Key4biz).

 

Un portavoce di Google, Jim Prosser, ha confermato l’operazione senza tuttavia svelare quanto sia costata e che tecnologie riguarda.

 

Queste acquisizioni si collocano nell’ambito della strategia di Google che intende evitare le denunce per violazione di proprietà intellettuale. Motivazioni queste che l’hanno anche spinta ad acquistare il mese scorso il produttore di telefonini Motorola Mobility.

 

Una storia che parte dall’agosto 2010, quando l’editore di software Oracle ha aperto una procedura legale contro la web company, con l’accusa di aver violato i suoi brevetti nella progettazione del sistema operativo Android.

All’inizio di giugno, Google aveva tentato di acquisire anche i brevetti della canadese Nortel, presentando un’offerta da 900 milioni di dollari. Il portfolio Nortel, tuttavia, è stato acquistato dai suoi rivali – Apple, RIM e Microsoft, tra gli altri – per 4,5 miliardi di dollari.

 

Giusto qualche settimana fa, invece, il produttore taiwanese di cellulari, HTC, ha riaperto la guerra contro Apple, sostenuta da Google che gli ha trasferito alcuni dei propri  brevetti.

Apple, dalla sua, accusa HTC e altri produttori che usano il sistema operativo Android di violare i propri brevetti.