L’iPhone-mania continua a trainare Apple. Utili e ricavi migliori di sempre grazie anche alla Cina

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Nel trimestre sono stati venduti 20,24 milioni di iPhone, grazie soprattutto alla Cina, dove il boom della domanda ha fatto salire di sei volte i ricavi, a quota 3,8 miliardi. Il board pensa alla successione di Jobs?

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Apple Showtime

Dopo i risultati stellari di Google, neanche Apple delude le attese e archivia l’ultimo trimestre con utili e ricavi record, i migliori di sempre. Risultati che fanno schizzare il prezzo delle azioni per la prima volta oltre la soglia dei 400 dollari, rendendo realistica la possibilità che la società possa presto superare la capitalizzazione di mercato di Exxon, salendo sul primo gradino del podio mondiale.

I numeri presentati ieri parlano chiaro: utile netto più che raddoppiato a 7,31 miliardi dollari (7,79 dollari per azione) dai 3,25 miliardi dollari, (3.51 per azione) di un anno fa, su ricavi a 28,57 miliardi di dollari. Un risultato, quest’ultimo, superiore alle stime della stessa società – che ne attendeva 5 miliardi in meno – e degli analisti, che avevano puntato su un fatturato di 24,9 miliardi e su utili di 5,87 dollari ad azione.

 

Nuovi record anche per le vendite dei dispositivi: nel trimestre sono stati venduti 20,24 milioni di iPhone (le attese erano per 16,5 milioni), grazie soprattutto alla Cina, dove il boom della domanda ha fatto salire di sei volte i ricavi, a quota 3,8 miliardi. “La Cina – ha detto il Chief Operating Officer Tim Cookè stata fondamentale per i nostri risultati. E’ stata un’occasione importante e sono sicuro che è solo la punta dell’iceberg”.

Le vendite, ha aggiunto, sono andate bene anche in mercati come l’America Latina e il Medio Oriente, dove in genere Apple non va molto forte. L’iPhone è venduto attualmente in oltre 100 Paesi (15 quelli aggiunti nell’ultimo nell’ultimo trimestre, con 42 nuovi operatori a offrirlo ai loro clienti).

 

9,25 milioni gli iPad venduti, “Tutti quelli che siamo riusciti a produrre“, ha detto Cook. Il tablet, lanciato poco più di un anno fa e attualmente disponibile in 64 Paesi, in questo breve arco di tempo ha superato i gloriosi Mac in termini di ricavi, generandone 6 miliardi, contro i 5,1 legati ai 3,5 milioni di Mac. Tanto che lo stesso Cook ha ammesso che il successo dell’iPad è stato a spese dei Mac: “Crediamo che alcuni clienti abbiano scelto di acquistare un iPad invece che un nuovo Mac o anche un nuovo Pc Windows”.

In continua discesa le vendite di iPod, che pure controlla ancora il 70% del mercato degli MP3: 7,54 milioni i lettori musicali venduti nel trimestre, in calo del 20% rispetto a un anno fa, mentre crescono del 36% i ricavi legati ad iTunes, che conta ormai 225 milioni di account attivi e registra 15 miliardi di canzoni scaricate.

In tutto, nel trimestre sono stati 222 milioni i dispositivi iOs venduti.

 

“Siamo entusiasti di presentare il nostro miglior trimestre di sempre, con ricavi in crescita dell’82% e utili in aumento del 125%. Ora ci concentriamo sull’arrivo, il prossimo autunno, di iOS5 e di iCloud”, ha sottolineato Steve Jobs, mentre il direttore finanziario Peter Oppenheimer ha reso note le stime per il prossimo trimestre, per il quale si attendono ricavi per 25 miliardi di dollari e utili di 5,50 dollari ad azione.

Secondo il Wall Street Journal, intanto, sarebbero molto insistenti le pressioni del board – incluso almeno un membro di alto profilo – sulla prossima successone di Jobs, alle prese con seri problemi di salute. Secondo il Journal ci sarebbero già state discussioni informali con alcuni cacciatori di teste e con almeno un dirigente di una importante società hi-tech. Apple non ha voluto commentare queste indiscrezioni. Un portavoce si è limitato a bollarle come ‘fesserie’.

 

Oggi, intanto, la società lancerà ufficialmente Mac OS X Lion: l’ottava release del suo sistema operativo, con oltre 250 nuove funzioni e 3000 nuove API per gli sviluppatori, sarà disponibile al pubblico come download dal Mac App Store a 23,99 euro.