mPayment: eBay acquista Zong per rafforzarsi nel settore degli acquisti via cellulare

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Il sistema utilizzato da Zong è molto semplice: si basa su un'applicazione che consente di pagare gli acquisti attraverso il credito telefonico. Per effettuare il pagamento, è sufficiente inserire il numero di telefono.

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eBay vuole rafforzarsi sul mercato dei pagamenti mobili e per farlo ha acquisito Zong, specialista nel settore, per 167 milioni di euro in contanti con l’obiettivo di integrare questa piattaforma a PayPal.
Il sistema utilizzato da Zong è molto semplice: si basa su un’applicazione che consente di pagare gli acquisti attraverso il credito telefonico. Per effettuare il pagamento, è sufficiente inserire il numero di telefono. Si riceverà quindi un codice PIN da inserire per completare la transazione e il gioco è fatto. Non c’è bisogno di inserire numeri di carta di credito, indirizzi o quant’altro.

 

La società, nata nel 2000 col nome di Echovox da un’idea di David Marcus, ha tessuto una rete di 240 operatori partner che gli permette di toccare 3,2 miliardi di terminali. Attualmente i servizi sono attivi in 45 paesi, utilizzati da oltre 30 milioni di persone.

 

Il mercato dei pagamenti mobili, grazie al successo degli smartphone, è letteralmente esploso negli ultimi mesi, tanto da spingere PayPal a rivedere le previsioni per il 2011: a dicembre, la stima di un fatturato di 1,5 miliardi, che a dicembre era considerata ‘in eccesso’, è stata raddoppiata, a 3 miliardi. Introiti che si dividono in due categorie: da un lato ci sono gli utenti che si servono delle applicazioni mobili PayPal per trasferire denaro tra loro e, dall’altro, quelli che effettuano acquisti dal cellulare e usano PayPal come soluzione di pagamento. Ed è su queste ultime che PayPal ottiene i suoi profitti.

 

Già il 2010 aveva visto aumentare il tasso di utilizzo dell’mPayment del 300% e oggi PayPal dichiara di registrare transazioni giornaliere per 10 milioni di dollari, contro i 6 milioni di marzo 2011. Crescono anche gli utilizzatori di tale tecnologia, circa 8 milioni di utenti PayPal rispetto ai 6 milioni di inizio anno.
 

“Il commercio sta cambiando. Con gli smartphone, ormai camminiamo con un centro commerciale in tasca”, ha affermato il presidente di PayPal, Scott Thompson.

“Non vediamo l’ora di estendere i nostri servizi agli oltre 9 milioni di commercianti che usano PayPal in tutto il mondo e ci impegniamo a lavorare con loro e con gli operatori per aiutarli a incrementare le vendite tramite i diversi dispositivi mobili”, ha commentato David Marcus.

 

La soluzione di Zong è simile a quella che vorrebbero usare gli operatori mobili italiani, che hanno sotterrato l’ascia di guerra per realizzare una soluzione comune che consenta ai clienti di utilizzare il numero di cellulare come chiave di autenticazione dei clienti, trasformando il telefonino in strumento di pagamento di contenuti e servizi digitali online da qualsiasi dispositivo – cellulare, smartphone, tablet e PC.

 

Nel 2014, il mercato dell’mPayment dovrebbe arrivare a valere 500 miliardi di dollari, trainato dal crescente successo degli smartphone e dei dispositivi per l’accesso wireless a internet.
In Italia, dove la passione per i cellulari è ben nota, circolano 46,6 milioni di Sim ma la popolazione non sembra molto propensa verso l’uso delle carte di credito come lo è invece verso il cellulare e tutti i suoi servizi. Da un recente studio emerge, ad esempio, che il 79% dei possessori di smartphone – appartiene a questa categoria un telefonino su tre – utilizza il dispositivo per acquistare contenuti o servizi.

 

Finora, in tema di pagamenti mobili, la tecnologia più gettonata è NFC (Near Field Communication), che però implica una serie di investimenti – tra 100 e 800 dollari – per abilitare i terminali alle transazioni. Per questo cresce l’interesse verso i sistemi gestibili attraverso le app, come quello messo a punto da Zong o Zoosh. Quest’ultimo, sviluppato dalla Naratte, utilizza gli ultrasuoni – quelli captati dai cani, dai delfini e dalle rane – e un algoritmo per trasformare il suono in un identificativo digitale che può essere trasmesso in maniera sicura tra i dispositivi.