Tv e Minori: servono ‘norme più stringenti per una televisione sempre più mediocre’

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Gianfranco Fini, in occasione della presentazione della Guida del Moige, ha dichiarato che ‘La Tv di qualità è una televisione che rispetta la sensibilità degli utenti più giovani e dei loro genitori’.

Italia


TV e minori

La qualità sia “la stella polare del servizio televisivo“. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Finialla luce del ruolo svolto dalla televisione nel processo di formazione civile e culturale degli italiani“. “La televisione di qualità è una televisione che sa rispettare la sensibilità degli utenti più giovani e dei lori genitori, stimolando il senso critico e preparando le nuove generazioni alla cittadinanza attiva e responsabile, presidio di democrazia e legalità “, ha infatti commentato il Presidente della Camera che ieri ha presentato a Montecitorio il rapporto ‘Un anno di zapping – Guida pratica ai programmi televisivi 2010-2011‘ realizzato dall’Osservatorio Media del Moige e curata da Alessandra Caneva e Daniela Delfini.

 

Sono intervenute Valentina Aprea, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, Letizia De Torre, membro della stessa Commissione, Anna Oliverio Ferraris, ordinaria della cattedra di Psicologia dello Sviluppo presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale del Moige ed Elisabetta Scala, Responsabile dell’Osservatorio Media del Moige. Presenti anche numerosi autori e protagonisti della tv.

Un Rapporto, ha osservato Fini, che è “un punto di riferimento” e uno “strumento importante per le famiglie e i genitori che vogliono responsabilmente controllare ciò che la televisione propone ai loro figli e più in generale alle famiglie“.

 

Fini, in particolare, ha posto l’attenzione anche ai casi in cui i bambini risultano “protagonisti anziché fruitori delle trasmissioni televisive“, sottolineando anche l’avvertenza dello stesso Moige alla “prudenza da parte dei conduttori e delle reti” perché “i genitori possono anche ignorare gli effetti potenzialmente nocivi che la Tv può avere su un bambino“.

Sempre il Moige, ha ricordato Fini condividendone l’allarme, affronta i temi della violenza sui minori, “temi trattati in modo inadeguato, con una morbosità e con particolari poco rispettosi della memoria delle piccole vittime“.

“Le trasmissioni televisive devono sempre proteggere la sensibilità dei minori, nel rispetto delle leggi, degli accordi e delle regole deontologiche che garantiscono e disciplinano la libertà d’informazione“, ha detto il Presidente della Camera indicando, tra l’altro le regole poste dalla Carta di Treviso.

 

La Guida 2010-2011, edita anche quest’anno dalle Edizioni Magi, ha analizzato oltre 100 programmi andati in onda in fascia protetta sui canali generalisti digitali e satellitari: segnalati dai genitori utenti all’Osservatorio del Moige – attraverso il numero verde 800.93.70.70 e il form di segnalazione online – o selezionati come must del palinsesto televisivo e considerati, quindi, degni di nota per l’influenza dei modelli offerti o per il valore del prodotto stesso, i programmi sono stati esaminati non soltanto da un punto vista tecnico, ma anche psicologico, dei contenuti e dei messaggi trasmessi.

 

“Ogni avvenimento, anche il più crudo può essere trasmesso senza linguaggi volgari o trash”, ha precisato Elisabetta Scala. “Proprio con questo criterio abbiamo premiato determinati programmi d’intrattenimento televisivo come Ballando con le stelle o Zelig. La nostra forte disapprovazione va, invece, ai reality, in particolare al Grande Fratello per le stesse ragioni che ogni anno pubblichiamo sulla nostra rassegna. Voyeurismo, esibizionismo, volgarità. Sulla stessa linea anche L’isola dei famosi. Sono programmi che purtroppo il pubblico continua a vedere”.

 

La pubblicazione cura con particolare riguardo l’intera programmazione della Fiction Rai e Mediaset, in quanto prodotto che riscuote il più alto livello di ascolti e, di conseguenza, influisce in maniera più incisiva su gusti, mode, valori e modelli educativi.

 

Novità assoluta di questa nuova edizione la sezione dedicata ai cartoni animati che spesso, vengono erroneamente ritenuti tutti idonei ai minori, una valutazione non sempre corretta, così come ha commentato Anna Oliverio Ferraris nella prefazione del libro, specificando che “ci possono essere scene che i piccoli spettatori hanno difficoltà ad assimilare, non tanto sul piano intellettivo, quanto su quello emotivo”.

 

Infine, l’Appendice: dopo tre edizioni, è stato creato uno spazio appositamente dedicato a quei programmi che, già esaminati nelle precedenti edizioni e senza particolari variazioni nei contenuti o nella forma, sono stati giudicati comunque meritevoli di classificazione per il valore o l’influenza mediatica che hanno nel panorama televisivo italiano.

 

Invariata la simbologia della classificazione: dal bidoncino per il trash alla stellina per la qualità, dal pollice verso indicante un programma solo per adulti al pollice alzato per quelli adatti a tutti, passando anche attraverso l’indicazione di idoneità per le varie fasce d’età. Il simbolo della Conchiglia Moige rappresenta sempre il riconoscimento più alto, assegnato ai quei programmi che riescono a esprimere successo, qualità e valori positivi, offrendo un momento di intrattenimento valido per tutta la famiglia.

 

I bidoncini del trash assegnati sono 12: oltre alle conferme di programmi come “Amici”, “Domenica Cinque”, “Grande Fratello 11”, “L’Isola dei famosi 8”, “Pomeriggio Cinque” e “Uomini e donne”, ancora una volta non adatti alla programmazione in fascia protetta e tristi spettacoli di volgarità, esibizionismo e liti, sono stati giudicati programmi di scarsa qualità per i messaggi veicolati e la presenza di elementi problematici per la visione dei bambini “The call”, “Chi ha incastrato Peter Pan”, “My name is Earl”, “Top Secret”, “Trasformat” e “Wild – Oltrenatura”.

 

Negativo il giudizio anche per “La Ladra”, “I Cesaroni 4”, “Terra ribelle” e “Il peccato e la vergogna”.

 

Le conchiglie, invece, simbolo di una televisione che sa coniugare la qualità del prodotto ed esigenze di share senza scadere in volgarità, sono 23: si confermano in questa edizione “Ballando con le stelle” e “Chi vuol essere milionario?”, “GT Ragazzi”, “La Melevisione” e “S.O.S Tata”. Tante le new entry, a dimostrazione del fatto che una televisione qualitativamente migliore è possibile: da “Zelig” a “Hanna Montana”, passando per “Mezzogiorno in Famiglia” e “Mukkopallino”, fino ad arrivare alle miniserie e serie tv “Atelier Fontana”, “Un passo dal cielo” e “Sotto il cielo di Roma”, al film tv “La storia di Laura” e al talk show “Tv talk”.

 

Premiati con il riconoscimento più alto anche numerosi cartoons: da “6 in cammino”, “Baby Looney Tunes”, “Barbapapà” e “Caillou”, fino a “Pingu”, gli intramontabili “Puffi” e “Scooby-Doo”, passando per “Geronimo Stilton” e “Ondino”.

 

Apprezzate, inoltre, fiction di successo come “Il Commissario Manara” e “La nuova Squadra Spaccanapoli”, “Criminal Minds 5” e “Ho sposato uno sbirro 2”, “Le indagini di Padre Castell” e “La leggenda del bandito e del campione”.

 

“Nel presentare questa nuova edizione di ‘Un anno di zapping’, sentiamo il dovere di chiedere con maggiore forza una normativa più stringente di fronte a una televisione sempre più mediocre”:. Queste le parole di Maria Rita Munizzi. “D’altra parte, oggi, violare il Codice di tutela tv e minori non arreca alcun danno, perché le multe che vengono essere comminate alle produzioni televisive sono irrisorie. L’unica soluzione possibile per porre fine a questa indecenza in tv è che da parte di tutti, spettatori e soprattutto inserzionisti, ci sia un no deciso a sponsorizzare programmi di bassa qualità. In questo, sarebbe opportuno seguire il buon esempio del gruppo Barilla. Crediamo nel valore educativo e sociale dei media e della tv in modo particolare, che plasma comportamenti e criteri, per questo riteniamo che chi fa televisione abbia una grande responsabilità sociale di cui deve essere consapevole”.