Smartphone: anche RIM in cattive acque. Trimestrale in calo e licenziamenti in vista

di Alessandra Talarico |

La società produttrice del BlackBerry ha annunciato di attendere nel secondo trimestre dell'esercizio 2012, che si concluderà il 27 agosto, un giro d'affari compreso tra 4,2 e 4,8 miliardi di dollari, ben al di sotto delle indicazioni del mercato.

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Le azioni del produttore canadese Research In Motion (RIM) hanno perso ieri il 15% negli scambi after-hours, chiudendo a 30,18 dollari dopo che la società ha reso noto che i ricavi trimestrali potrebbero essere in calo, per la prima volta in nove mesi, e ha annunciato un piano di riduzione della forza lavoro.

Secondo quanto riferito ieri attraverso una nota, il fatturato del secondo trimestre dovrebbe attestarsi tra 4,2 e 4,8 miliardi di dollari, a un livello quindi inferiore rispetto al consensus di 5,47 miliardi. L’utile per azione dovrebbe essere compreso tra 75 cents e 1,05 dollari, mente gli analisti attendevano un Eps di 1,40 euro. Per l’intero anno fiscale, l’utile dovrebbe attestarsi tra 5,25 e 6 dollari per azione, al di sotto dei 7,50 dollari previsti nelle precedenti stime.

 

Le azioni di RIM, quest’anno, hanno perso il 39% del loro valore: la società produttrice del BlackBerry sta perdendo quote di mercato a vantaggio di Apple e Google e da agosto dello scorso anno non ha presentato nessun nuovo modello. Gli smartphone Android si stanno inoltre affermando anche sui mercati dell’America Latina e dell’Asia, minacciando la popolarità dei modello BlackBerry meno costosi, come il Curve. Anche il tablet PlayBook, presentato come rivale dell’iPad è stato criticato dagli esperti hi-tech e non avrebbe superato la soglia delle 500 mila unità vendute.

 

La scorsa settimana, la Northwest & Ethical Investments, azionista della società, ha chiesto una separazione tra i ruoli di Chairman (presidente) e Ceo (amministratore delegato), mettendo in discussione l’attuale duplice struttura di gestione.

 

Per incrementare i risultati, RIM ha annunciato di voler ‘snellire’ le operazioni, riducendo il personale (17.500 i dipendenti) in misura non meglio specificata e riallocando risorse verso progetti ‘ad alto potenziale’ di crescita. Il piano partirà a breve e il periodo negativo – hanno riferito alcuni executive per placare le ansie degli investitori – finirà presto, presumibilmente dopo che la compagnia lancerà la nuova gamma di smartphone aggiornata sia nel design che nel software.

Anche il co-Ceo Mike Lazaridis si è detto ottimista, affermando che “RIM si sta avvicinando alla fine di questa difficile transizione”.

Nell’ultimo trimestre, sono stati venduti 13,2 milioni di BlackBerry, in calo rispetto ai 14,9 milioni venduti in quello precedente e al di sotto delle attese degli analisti. I profitti si sono attestati a 695 milioni di dollari (1,33 dollari ad azione), in calo del 9,6% rispetto all’anno precedente. Il fatturato è cresciuto del 16% a 4,9 miliardi, al di sotto delle indicazioni della società, di 5,2 miliardi.

In Nord America, alla fine del primo trimestre, la quota di mercato è scesa al 16,5% rispetto al 41,3% dell’anno scorso nello stesso periodo e sono in molti a temere che la società segua lo stesso percorso di Nokia, che ha recentemente lanciato un profit warning a causa del declino della quota di mercato nel segmento smartphone, nel quale il gruppo finlandese ha perso la leadership a vantaggio di Samsung.