Microsoft: per l’ex cofondatore Paul Allen, ‘Necessario accelerare la produzione per competere con Apple e Google’

di Raffaella Natale |

Il libro di Paul Allen è stato stroncato dagli osservatori di Silicon Valley: ‘Triste autobiografia’ che riscrive la storia di Microsoft.

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Bill Gates e Paul Allen

Da oggi è nelle librerie l’autobiografia di Paul Allen, informatico statunitense, cofondatore di Microsoft ma che dal 2000 ha abbandonato ogni incarico, pur restando un azionista di maggioranza.

In occasione di una conferenza stampa a New York, l’uomo ha spiegato che la società avrebbe bisogno di investire maggiormente nello sviluppo della produzione per competere al meglio con Apple e Google. Sottolineando che il Windows Phone 7 e il controller Kinect per Xbox si rivolgono infatti a un pubblico giovane, con l’obiettivo di allargare la presenza sul mercato nelle nuove tecnologie.

Allen ha parlato di una ‘corsa con tre cavalli di razza’ che si contendono la leadership dell’industria e la passione degli utenti per i nuovi device, come smartphone e tablet.

 

In un’intervista rilasciata alla trasmissione ’60 minuti’, di cui CBS ha mandato in onda alcuni spezzoni, Allen ha assicurato che questo libro, “Idea Man“, non vuole assolutamente essere una vendetta contro Gates, il secondo uomo più ricco del mondo e uno dei più importanti filantropi del pianeta.

 

I due uomini hanno fondato ‘Micro-Soft’ nel 1975, sette anni dopo aver testato il linguaggio di programmazione BASIC. Allen era convinto che avrebbero diviso la società in due parti uguali, ma Gates non era di questo avviso e mantenne per sé il 60% per via del maggiore lavoro impiegato nell’implementazione del progetto.

Dopo aver venduto la licenza del programma a NCR, la quota di Gates è passata al 64%. Negli anni ’80 un ex compagno di studi di Bill Gates ad Harvard, l’attuale direttore generale Steve Ballmer, sale a bordo della compagnia.

Subito dopo Allen, colpito da linfoma di Hodgkin, comincia ad allontanarsi dalla società e i rapporti con Gates si inaspriscono al punto che quest’ultimo gli scrive una lettera di sei pagine per chiedere scusa all’ex collega, convinto del’esistenza di accordi per estrometterlo dalla gestione di Microsoft.

 

Oggi Allen è il 57° uomo più ricco del mondo e, secondo la rivista Forbes,  il 17° degli Stati Uniti con un patrimonio netto di circa 13 miliardi di dollari. Possiede la squadra di basket Portland Trail Blazers e di football Seattle Seahawks.

 

Il libro è stato criticato pesantemente da molti osservatori di Silicon Valley, come l’esperto indipendente Rob Enderle, molto vicino a Microsoft all’epoca dei fatti: ‘una triste autobiografia che riscrive la storia’.  

Enderle esclude che Gates e Ballmer stessero segretamente lavorando per allontanare Allen dall’azienda, ma piuttosto valutando il futuro del gruppo nell’ipotesi che l’uomo fosse morto, temendo che gli eredi avrebbero potuto chiedere la vendita della compagnia o degli asset.

Allen in ogni caso ha ammesso che Gates gli è stato molto vicino anche quando successivamente, nel 2009, subì un altro intervento.

 

Intanto Microsoft ha avviato un programma beta in versione pubblica per Office 365, la soluzione online per l’ufficio dedicata a professionisti e imprese. Office 365 è una versione “avanzata” dei servizi erogati a individui e famiglie attraverso Windows Live, Office Web Apps e SkyDrive. Il programma di testing supporta pienamente la lingua italiana.

 

Office 365 non è concepito per essere un sostituto, né il successore di Office 2010 in ambito aziendale: al contrario, per accedere a tutte le funzionalità della piattaforma è espressamente richiesto l’utilizzo della suite offline su Windows e/o OS X. Solo le funzioni di base sul web sono accessibili da tutti i sistemi e i browser.