Net neutrality: la Camera USA blocca le ambizioni della FCC. Le nuove norme ‘non hanno alcun valore’

di Alessandra Talarico |

La risoluzione approvata ieri sottolinea che la FCC non ha l'autorità di imporre regole all'industria internet e broadband. Possibile veto dalla Casa Bianca se non si garantirà l'apertura e la libertà della rete.

Stati Uniti


FCC

La Camera dei Rappresentanti ha approvato ieri una risoluzione che ‘disapprova’ le regole fissate a dicembre dalla FCC in merito alla neutralità della rete. Approvata con 241 voti a favore e 179 contrari (quelli dei Repubblicani) la risoluzione sottolinea che la FCC non ha l’autorità di imporre regole all’industria internet e broadband.
Dopo un dibattito che andava avanti ormai dal 2008, la FCC ha dato il via libera a dicembre dello scorso anno al nuovo pacchetto di norme che, secondo il presidente Barack Obama – forte sostenitore della neutralità – rappresenta “…una componente importante nella strategia per favorire l’innovazione americana, la crescita economica e la creazione di posti di lavoro”.
Un risultato “importante”, insomma, per Obama, che anche in campagna elettorale si era schierato apertamente in favore di una rete neutrale, che non discriminasse contenuti o servizi in favore di altri.
Le nuove regole, approvate con tre voti favorevoli e due contrari, mirano a impedire il blocco di qualsiasi tipo di contenuto trasmesso legalmente in rete, permettendo tuttavia agli operatori di applicare tariffe differenziate per diversi livelli di servizio (come ad esempio per garantire la trasmissione di applicazioni molto voraci di banda quali i video in streaming) e di gestire le reti – attraverso i contestati sistemi di traffic management – per limitare eventuali congestioni o bloccare contenuti pericolosi.
 

Queste regole, secondo la risoluzione approvata ieri, “non hanno alcun valore o effetto”.

 

“Il Congresso – ha affermato il repubblicano Rob Woodall non autorizza la FCC a regolamentare questo settore. E’ responsabilità del Congresso delegare tale autorità”.

Il voto della Camera arriva a 24 ore di distanza dalla sentenza con cui la corte federale aveva respinto la richiesta di Verizon e MetroPCS di fare causa alla FCC per ribaltare il regolamento, il cui testo definitivo, tra l’altro, non è ancora stato pubblicato ed è stato seguito da un comunicato in cui la Casa Bianca ha espresso la minaccia di un veto formale alla risoluzione, evento alquanto raro.

“Se al Presidente verrà presentata una Risoluzione di Disapprovazione che non salvaguarda la libertà e l’apertura di internet, i suoi consiglieri raccomanderanno di porre il veto alla risoluzione”, afferma la nota.

 

Le misure varate dalla FCC sulla neutralità della rete rappresentano il primo tentativo del governo di regolare l’accesso a banda larga. Il voto risolleva la questione se l’agenzia abbia o meno il diritto di imporre norme sull’accesso a internet dopo che – in seguito alle sanzioni imposte all’operatore via cavo Comcast per aver bloccato il servizio P2P di BitTorrent – una sentenza della Corte d’Appello del distretto di Columbia aveva decretato che la FCC non avesse la competenza di stabilire se gli operatori possano o meno limitare il traffico internet sulle loro reti.