Mobile World Congress: operatori alla riscossa denunciano la scarsa concorrenza nelle applicazioni mobili

di Alessandra Talarico |

Secondo il Ceo di France Telecom, non è più accettabile lo strapotere di pochi attori nel redditizio segmento della applicazioni mobili, con Apple che la fa da padrone impedendo la vendita sull'App store dei programmi realizzati dagli operatori.

Europa


App Store

Gli operatori mobili suonano la carica: riunito a Barcellona per il Mobile World Congress, il G5 delle telecomunicazioni europee – Orange, Vodafone, Telefonica, Telecom Italia e Deutsche Telekom – ha lanciato l’allarme, oltre che sulla necessità di convincere gli operatori over the top a contribuire al finanziamento delle reti, anche sulla mancanza di concorrenza nel settore degli application stores.

 

“La sveglia per gli operatori è suonata – ha affermato il Ceo di France Telecom, Stéphane Richard al quotidiano francese Le Figaro Abbiamo ormai una visione chiara delle sfide che pesano sul nostro modello si business e abbiamo deciso di passare all’offensiva”.

Gli operatori, sempre più preoccupati per la possibile congestione delle loro reti sotto il peso dei servizi forniti ad esempio da Facebook e Google (il traffico sulle reti mobili e fisse crescerà di 18 volte da qui ai prossimi 4 anni), hanno più volte chiesto di poter condividere le spese con i provider di contenuti, che sono anche i primi beneficiari: l’attuale modello di business, che ha permesso in questi anni agli operatori di compensare tra loro i flussi di traffico inviati con quelli ricevuti attraverso il sistema del ‘peereing’, è ormai arrivato al capolinea poiché, ha affermato ancora Richard, “…i flussi negli ultimi due anni sono completamente cambiati, con un netto squilibrio generato dall’esplosione dei contenuti video”.

Le compagnie che hanno causato questo squilibrio, dunque, dovrebbero accettare di contribuire finanziariamente agli investimenti necessari per sostenere questo traffico.

 

Un altro fattore di preoccupazione è rappresentato dalla mancanza di concorrenza nel settore delle applicazioni mobili, un mercato che nel 2011 potrebbe arrivare a valere 15,1 miliardi di euro. Attualmente dominato dall’App Store di Apple (che vanta qualcosa come 350 mila applicazioni) e da Android, che al suo attivo ne conta circa 100 mila.

“La concorrenza nelle telecom è attualmente considerata da Bruxelles solo dal punto di vista delle infrastrutture e delle reti ma oggi la realtà è un’altra: l’arrivo di Apple e Google”, ha detto ancora Richard, citando l’esempio dell’applicazione Read & Go, sviluppata da Orange e da diversi editori, ma che Apple sta cercando di non far entrare nel suo Store di applicazioni: “E’ una pratica accettabile?” si chiede Richard, secondo cui la risposta dovrà arrivare da Bruxelles.

 

A Barcellona, i 5 operatori dovrebbero anche annunciare l’avvio di un progetto coordinato per lo sviluppo dei sistemi di pagamento mobile basati su tecnologia NFC, che abiliteranno l’uso del cellulare per effettuare piccole spese come il biglietto del cinema, o dei mezzi di trasporto.

Orange punta a conquistare 500 mila clienti NFC da qui alla fine dell’anno e dovrebbe annunciare oggi un accordo con Samsung per il prossimo lancio europeo di un dispositivo compatibile con la tecnologia.