Tv connessa. Insistenti le voci sull’ingresso di Microsoft sul mercato delle web tv a pagamento: servizi a basso costo per fronteggiare il ‘cord-cutting’

di Raffaella Natale |

Le trattative sarebbero ancora nella fase iniziale e riguarderebbero un ventaglio di possibilità, tra le quali anche quella di un servizio che sfrutti la console Xbox.

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Microsoft sarebbe in trattative con alcune media company per il lancio, entro il prossimo anno, di un servizio di Tv online a pagamento. Le discussioni sarebbero ancora nella fase iniziale, come hanno rivelato due persone ben informate dei fatti, e riguarderebbero un ventaglio di possibilità, tra le quali anche quella di un servizio che sfrutti la console Xbox di Microsoft. Si sta anche pensando a un “operatore virtuale via cavo” che opererebbe attraverso internet, usando la Xbox per consentire agli abbonati una maggiore interattività coi programmi.

Tra le altre opzioni considerate, anche quella di creare un contenitore di contenuti e vendere direttamente dei singoli canali come fanno già HBO o Showtime.

 

L’azienda al momento ha, però, rifiutato ogni commento sulle indiscrezioni circolate, ma il suo possibile ingresso sul mercato delle tv connesse è uno dei temi centrali del Global Reuters Media Summit che si chiuderà domani 2 dicembre a New York.

Un business interessante, quello delle cosiddette Tv del futuro, che vede già coinvolte società come Google, Apple e Netflix.

 

La notizia di Microsoft arriva in un momento cruciale per l’industria di settore che sta cercando di fugare i dubbi degli investitori davanti al calo degli abbonamenti ai servizi Tv, ritenuti troppo cari dai consumatori che preferiscono servizi online più convenienti come quelli proposti da Hulu o da Netflix che fanno pagare 7,99 dollari al mese per show e film in streaming. Il fenomeno è ormai conosciuto come “cord-cutting“.

 

La preoccupazione è che i servizi over-the-top possano minare il profittevole mercato della Tv via cavo, il cui modello basato su un doppio flusso di reddito – operatori via cavo come ESPN vengono pagati dai broadcaster e dagli inserzionisti – ha fatto delle pay Tv uno dei settori che sono rimasti in attivo  nonostante la grave crisi economica.

Ma i programmatori sarebbero tuttavia favorevoli a nuovi modelli che rendano più competitiva l’industria televisiva del cavo e del satellite.

 

Microsoft ha da tempo manifestato l’interesse a entrare nel business televisivo, investendo in iniziative televisive interattive che includono web tv e software per i set-top box della Msn tv.

Secondo alcune fonti, gli ultimi progetti prevedono servizi interattivi che coinvolgono i telespettatori attraverso i social network o la pubblicità.

 

Google ha già lanciato la sua Google Tv, un servizio di web tv più potente che coinvolge diversi partner tra cui Sony per i televisori e Logitech per i set-top boxes.

Anche Apple sarebbe in trattativa coi programmatori ma, secondo indiscrezioni, si sarebbe bloccata di fronte alla resistenza dell’industria a offrire abbonamenti televisivi low cost.

Il gruppo di Steve Jobs ha cominciato a offrire un certo numero di spettacoli tv a 99 centesimi attraverso le reti di News Corp, Fox e Disney.