Pirateria: contro la contraffazione dei software, intervengano i governi. Lo chiedono i consumatori, lo esige il mercato

di Antonietta Bruno |

Mondo


Sede Microsoft

In occasione della giornata mondiale per il software originale, Microsoft rilascia i risultati di una ricerca per approfondire la percezione del problema della contraffazione da parte dei consumatori, mentre agli azionisti, il Ceo Steve Ballmer dice: ‘No allo scorporo. La società intera vale più delle sue parti’.

 

 

“Microsoft tutta intera vale di più della somma delle sue parti”. Con queste parole l’amministratore delegato Steve Ballmer ha risposto – nel corso della conferenza annuale con gli azionisti – agli investitori che in questi giorni guardano con particolare attenzione all’andamento del titolo. “Uno scorporo non avrebbe senso – ha aggiunto – anzi, renderebbe solo più difficile la cooperazione tra le varie divisioni del gruppo”.

 

Intanto oggi, in occasione della giornata mondiale a favore del software originale, e in virtù della preoccupazione espressa anche dai consumatori per la perdita di dati e i furti di identità causati dai software contraffatti, i rappresentanti di Microsoft hanno reso noti i dati di un sondaggio condotto in 20 Paesi del mondo e su un campione di 38 mila persone e da cui emerge la richiesta degli utenti di un maggiore supporto da parte dei governi e delle imprese nella lotta contro i produttori di software pirata.

 

In base a quest’ultimo studio, è risultato che l’80% dei consumatori nel mondo – così come il 76% degli italiani – è a conoscenza dei rischi nell’utilizzo di software contraffatti e il 72% ritiene che il software genuino sia più sicuro.

“Ovunque i consumatori si lamentano dei software contraffatti. Per questo motivo – ha  affermato Matteo Mille, direttore della Divisione Genuine Software di Microsoft Italia – ci chiedono come possono proteggersi. Hanno bisogno di fatti e chiedono alle aziende e al governo di attivarsi. Il nostro impegno è quello di fare tutto ciò che è possibile per soddisfare le loro esigenze”. E non a caso, annualmente Microsoft investe ingenti risorse in formazione, per aiutare i consumatori a tutelarsi dalle minacce derivanti dalla pirateria informatica; nello sviluppo di tecnologie che rendano la vita difficile ai software contraffatti e nel supporto ai governi che intendano promulgare leggi e normative anti-pirateria informatica.

E anche oggi, con la pubblicazione dei nuovi dati, in occasione dell’annuale Consumer Action Day, Microsoft ha inteso mettere in evidenza gli sforzi intrapresi a livello mondiale per contrastare il problema della contraffazione del software e che si concretizzano con la messa a disposizione dei consumatori, di tutta una serie di informazioni pensate per aiutarli nella scelta di prodotti originali. 
 

Ma cosa dicono questi dati? Il sondaggio Microsoft mette in evidenza l’andamento del fenomeno a livello mondiale e nazionale, ma anche come i consumatori risultino essere sempre più attenti nel verificare che il software acquistato sia originale. Si deduce altresì, la necessità di un supporto rilevante da parte dei governi e delle imprese per fare fronte alla presenza massiccia sul mercato di prodotti contraffatti. Il 65% degli intervistati nel mondo e il 61% degli italiani auspica, infatti, un intervento dello Stato. Inoltre, il 72% a livello globale e il 68% dei nostri connazionali concorda nell’affermare che le aziende produttrici di software dovrebbero impegnarsi maggiormente nella lotta alla contraffazione. Per il 75% degli intervistati nel mondo i consumatori dovrebbero avere a disposizione strumenti per proteggersi dall’acquisto involontario di software contraffatto. Tra gli italiani la percentuale è pari al 70%.

“I risultati del sondaggio – ha affermato Simona Lavagnini, responsabile legale di BSA in Italia – pongono l’accento sull’esigenza effettiva che le aziende del settore e le autorità rendano disponibile ai consumatori una maggiore quantità di informazioni sulla contraffazione del software”. “I consumatori non vogliono acquistare software contraffatto. Sono consapevoli del fatto che si tratta di prodotti che causano problemi agli utenti in tutto il mondo. Ma è necessario fornire loro conoscenze e strumenti adeguati per riconoscere i prodotti non originali”.

 

Microsoft, dunque, attenta alla sicurezza dei suoi clienti, ma anche alle esigenze del mercato. E non a caso, per quanto riguarda le ultime novità del settore, azzarda previsioni e ribadisce di ultimi successi ottenuti dal lancio dell’ultimo nato del gruppo.

“Stiamo continuando a lavorare con i nostri partner di vendita per tenere il passo con la forte domanda e riuscire a vendere, come stimato, più di 5 milioni di Kinect in tutto il mondo entro la fine dell’anno”. Ad esprimersi in questi termini è, stavolta il presidente della divisione intrattenimento dell’azienda di Microsoft Don Mattrick che sulla scorta dei buoni risultati ottenuti in appena dieci giorni sulla vendita dei sensori Kinect, ha provato a fare una sua previsione anche in vista del ‘Black Friday‘. La tradizionale giornata di sconti che negli Usa apre le porte allo shopping natalizio

Una sorta di previsione la sua, che si basa su precedenti dati e numeri precisi. Un milione di sensori venduti in appena dieci giorni. Da quando, cioè, il nuovo sistema per giocare a mani libere con l’Xbox 360, è sbarcato sui mercati nordamericane ed europei, compreso quello italiano da dove è partita la presentazione ufficiale del prodotto, già classificato come idea regalo per il Natale 2010.

Facendo un confronto con gli altri produttori di videogiochi con i movimenti del corpo, Microsoft ha tenuto conto anche dei risultati raggiunti dal Wii di Nintendo che quattro anni fa fece da apripista alle nuove leve della tecnologie a corpo libero, seguito da Move per PlayStation che in Europa, in un mese circa, riuscì a vendere oltre un milione e mezzo di pezzi. Di questi, 60 mila solo in Italia.

E se i dati non mentono e ‘il buon giorno si vede dal mattino’, per il Kinect Xbox 360 la scalata verso il successo non dovrebbe essere da meno poiché le premesse ci sono davvero tutte.

“Questo è di certo un buon inizio” ha aggiunto Mattick, che alza il tiro proprio in previsione dell’imminente periodo natalizio quando, sotto molti alberi addobbati, e ben custodito in pacchi regalo, potrebbe trovarsi  l’ultimo nato dell’azienda di Redmond. E questo, ovviamente, non solo per quanto riguarda gli acquirenti delle piazze dove l’Xbox 360 ha già fatto stragi di cuori, ma anche nei mercati Asiatici e giapponese dove il lancio del prodotto è previsto rispettivamente per domani e sabato 20 novembre.
“Entro poche settimane – ribadiscono dall’azienda – il Kinect sarà distribuito da oltre 60 mila venditori in 38 Paesi con almeno 17 giochi disponibili”.