Tlc: mercato mondiale vale 1,3 trilioni di euro. Telecom Italia al 9° posto mondiale per profitti, terza per Ebitda

di Alessandra Talarico |

Analisti di Analysys Mason avvertono gli operatori mobili: puntare sullo sviluppo di contenuti e applicazioni mobili.

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Il mercato mondiale delle telecomunicazioni ha generato nel 2009 profitti per 1,3 trilioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al 2008. Lo ha reso noto la società di analisi Analysys Mason, secondo cui è rimasta altresì invariata anche la top ten dei maggiori operatori in termini di profitto.

Al primo posto AT&T (USA), seguita da NTT (Giappone), Verizon (USA), Deutsche Telekom (Germania), Telefónica (Spagna), Vodafone (Regno Unito),  China Mobile (Cina), France Telecom (Francia), Telecom Italia (Italia) e KDDI (Giappone).

 

Verizon ha conquistato la terza posizione grazie all’acquisizione di Alltel Wireless, mentre Vodafone è salita al sesto posto rimpiazzando France Telecom, la cui posizione è stata compromessa dalla crisi che ha investito i mercati europei, che rappresentano il 95% dei suoi profitti, contro il 75% di Deutsche Telekom e il 62% di Telefonica.

 

La classifica cambia notevolmente se si usa come parametro l’Ebitda: in questo caso, al primo posto risulta China Mobile, seguita da Telefonica, Telecom Italia, AT&T, Vodafone, France Telecom, NTT, Deutsche Telekom, Verizon e KDDI.

 

“Gli operatori dei mercati maturi, hanno sottolineato gli analisti, devono trovare nuove vie per estrarre valore dal traffico dati mobile e finanziare così gli investimenti in nuove infrastrutture. Gli operatori sui mercati emergenti hanno bisogno di un piano per passare dall’acquisizione clienti alla generazione di profitti, segmentando la loro base utenti e offrendo pacchetti che rafforzeranno la fedeltà al brand e l’utilizzo dei servizi”.

 

Agli operatori mobili, quindi, la società di analisi consiglia di investire in contenuti e applicazioni mobili (MCA) per non perdere clienti sempre più attenti alle offerte multimediali in mobilità.

In base alle stime di Analysys Mason, i contenuti e le applicazioni mobili influenzano una spesa pari a 63 miliardi di euro. Grazie alle offerte di MCA, nella sola Europa occidentale, gli operatori mobili guadagneranno 3,5 miliardi di euro nel 2010.

 

Secondo l’analista Jim Morrish, nei mercati maturi, “un operatore mobile con una quota di mercato del 35% perderebbe il 4% della market share se non investisse, nei prossimi 5 anni, nello sviluppo e nella proposta di contenuti e applicazioni”.

Il che non è poco: la società stima infatti che gli utenti orientati a cambiare operatore per fruire di un’offerta MCA più ricca portano con sé “un valore di 21 miliardi di euro in entrate annuali per servizi voce, sms e dati”.

 

Investire in proposte MCA, dunque, è un fattore essenziale per differenziarsi e mantenere la fedeltà dei clienti sul lungo periodo e le opportunità esistono: si va dai giochi multipiattaforma, alla sincronizzazione e alla gestione dei contenuti e delle informazioni attraverso ambienti fissi e mobili, opportunità, quest’ultima, già minacciata di cannibalizzazione da parte di giganti del calibro di Google.

“Gli operatori che sviluppare elementi di differenziazione in ambito MCA – concludono gli analisti – potranno aspettarsi sostanziali benefici sui profitti”.