Privacy: dopo il BlackBerry, anche Google e Skype finiscono nel mirino di Nuova Dehli

di Alessandra Talarico |

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Anche Google e Skype potrebbero vedersi costrette a consentire al governo indiano di monitorare alcuni dati delle comunicazioni veicolate attraverso i loro servizi di ricerca e telefonia via internet.

Nei giorni scorsi, è stata la canadese RIM a cedere all’ultimatum di Nuova Delhi, proponendo al governo alcune soluzioni per permettere il monitoraggio dei dati, pena il blocco dei servizi nel Paese. Le soluzioni verranno applicate da oggi e valutate dalle autorità indiane nei prossimi due mesi: RIM è infatti riuscita a ottenere con questa mossa un rinvio dell’ultimatum scaduto il 31 agosto, in base al quale il governo avrebbe sospeso i servizi BlackBerry se non avesse avuto la possibilità di monitorare le comunicazioni.

 

“Qualunque compagnia con una rete di telecomunicazioni dovrebbe essere accessibile…può trattarsi di Google o Skype, ma chiunque opera in India dovrà fornire i dati”, ha dichiarato alla BBC un esponente del governo indiano.

Nessuna comunicazione ufficiale, tuttavia, è giunta all’indirizzo delle due compagnie americane.

I server che smistano le comunicazioni dei BlackBerry sono situati in Canada, Gran Bretagna e Stati Uniti, ma il governo indiano, come ha chiesto e ottenuto anche l’Arabia Saudita, ne vuole uno anche India, così da avere pieno accesso ai dati. Lo stesso potrebbe avvenire negli Emirati Arabi, in Libano, Indonesia e Algeria.

 

Privacy e sicurezza, punti di forza del Blackberry, si sono trasformate in un incubo per RIM, incalzato dai governi più conservatori, dall’Arabia Saudita al Bahrain, i quali sostengono che l’impossibilità di decrittare i messaggi darebbe un’arma in più ai terroristi.

Eppure è proprio sulla sicurezza che il Blackberry ha costruito la sua fortuna tra i manager di tutto il mondo: grazie alla cifratura Advanced Encryption Standard (AES) o Triple Data Encryption Standard (Triple DES), le eMail e gli altri dati rimangono infatti cifrati durante tutto il tragitto tra lo smartphone e il BlackBerry Enterprise Server.

 

Ad avvantaggiarsi da questi contenziosi, sicuramente saranno i maggiori concorrenti di RIM: Apple e Nokia. La società finlandese ha già annunciato che dal 5 novembre anche l’India ospiterà uno dei suoi server per le email.