Ricerca online: Yahoo Japan sceglie Google a dispetto degli accordi della casa madre con Microsoft

di Alessandra Talarico |

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Yahoo Japan

Yahoo Japan ha deciso di non seguire la linea della casa madre per quanto riguarda la ricerca online e ha scelto Google come search engine per il portale.

A luglio dello scorso anno, la società di Sunnyvale, California, ha siglato un accordo decennale con Microsoft per l’utilizzo del motore di ricerca Bing, che continua in effetti a rosicchiare quote di mercato su Google e si attesta attualmente al 12%.

 

Yahoo Japan, che attualmente utilizza la tecnologia di ricerca della casa madre Yahoo Inc., e Google insieme controllerebbero quasi completamente il mercato della ricerca online nella seconda economia mondiale. L’accordo, che pure stride con la decisione della casa madre di utilizzare Bing, permetterebbe al portale di rafforzare la propria posizione di leader e di adottare il sistema di advertisement legato alla ricerca del gruppo di Mountain View.

 

Dall’accordo con Microsoft, raggiunto al culmine di anni di trattative, voci e speculazioni tra le due compagnie, Yahoo! prevedeva di guadagnare circa 500 milioni di dollari l’anno in utili operativi e di risparmiare 200 milioni di spese capitali, con benefici per 275 milioni di dollari al cash flow operativo annuale.

Prima di raggiungere un’intesa sulla ricerca online, il gruppo di Redmond aveva addirittura tentato di comprare la società di Sunnyvale nel 2008 ma l’offerta di 47,5 miliardi di dollari era stata rifiutata, mentre era naufragato, per ragioni normative, anche il tentativo della stessa Yahoo! di un accordo commerciale con Google nel campo dei motori di ricerca.

 

La società di ricerca ComScore, intanto, ha reso noto un errore nei calcoli delle pagine Yahoo! viste nel mese di giugno negli Usa: come risultato di questo errore, non sono state rendicontate più di 1 miliardo di pagine e oltre 850 milioni di minuti trascorsi sui siti Yahoo negli Usa.

Il calo mensile nelle visualizzazioni delle pagine, dunque, si attesta al 4,7% e non al 7,4% come precedentemente attestato e la durata è scesa del 4,3% e non del 6,4%.

 

L’errore è stato reso noto dalla stessa Yahoo!, cui è stato notificato da ComScore.

“Lo abbiamo notificato – ha spiegato il Ceo Carol Bartz perché è importante che i nostri partner, gli inserzionisti e gli azionisti abbiano una misurazione delle nostre performance precisa e indipendente”.