France Televisions: via libera dalla Commissione agli aiuti Ue a favore della Tv di Stato

di Antonietta Bruno |

Francia


France Television

La Commissione europea ha approvato il meccanismo annuale di finanziamento per France Télévisions, e si è espressa positivamente sulla possibilità di ricevere gli aiuti dell’Unione Europea, che vanno ad aggiungersi alle entrate provenienti dal contributo per le emissioni di servizio pubblico radiofonico oltre che da una sovvenzione del bilancio nazionale.

La sovvenzione annuale si basa sulla legge sul nuovo servizio televisivo pubblico, secondo la quale la pubblicità sui canali pubblici sarà ridotti e entro la fine del 2011 per poi essere completamente abolita. Dopo un’indagine approfondita, la Commissione ha concluso che la misura presa in esame, è conforme alle norme sugli aiuti di Stato per i servizi pubblici di radiodiffusione in particolare per quanto riguarda i meccanismi per evitare la sovracompensazione dei costi della missione di servizio pubblico.

 

A fine seduta, il vicepresidente della Commissione per la Concorrenza Joaquín Almunia ha ribadito che la “compensazione statale dei costi di una missione di servizio pubblico, è consentita a condizione che la missione sia chiaramente definita e non vi sia sovra-compensazione tra il settore pubblico e quello privato”.

France Télévisions è il più grande gruppo radiotelevisivo francese. Non si dimentichi, infatti, che sono parte integrante della stessa televisione, i canali France 2, France 3, France 4, France 5, France Ô e Radio France Outremer. Nel 2008 le autorità francesi avviarono una riforma del sistema audiovisivo pubblico volta ad innalzare il livello qualitativo dell’offerta. Riforma tradottasi nella legge del 5 marzo 2009.

 

L’anno successivo, una specifica riforma contribuì alla graduale eliminazione della pubblicità sui canali pubblici e all’introduzione di due imposte, una sulla pubblicità e l’altra in materia di comunicazioni elettroniche, e all’avvio di una compensazione finanziaria per la rimozione delle pubblicità, pari al 25% – 30% del reddito annuale di France Télévisions.

 

A seguito di una ulteriore decisione, presa il primo settembre del 2009, la Commissione aveva già approvato l’assegnazione di un sussidio annuo massimo di 450 milioni di euro per lo stesso anno, e avviato anche una procedura formale di esame sui diversi aspetti della sovvenzione annuale per i successivi anni, il cui montante complessivo potrebbe toccare 1,5 miliardi di euro entro il 2012.

 

Su quest’ultimo punto, la Commissione Europea si era già dimostrata fortemente preoccupata per via del possibile pericolo di un mancato equilibrio sui costi del servizio pubblico. Da qui, la decisione di un maggiore controllo e, soprattutto, la definizione della “missione di radiodiffusione pubblica attribuita a France Télévisions e ai controlli cui è soggetta, conformi alle norme sugli aiuti di Stato e, in particolare, con la comunicazione della Commissione sugli aiuti di Stato per il finanziamento delle emittenti di servizio pubblico”.

L’imposta di pubblicità sarà a carico dei canali televisivi, così come l’imposta sulle comunicazioni elettroniche da parte dei fornitori di servizi quali portali internet e via cavo o operatori satellitari.

 

La Commissione, dunque, ha approvato il meccanismo annuale di sovvenzione per un periodo illimitato. Ciò dovrebbe consentire a France Télévisions di portare avanti le riforme in corso con maggiore certezza giuridica circa il finanziamento del suo mandato di servizio pubblico e la compatibilità con le norme indicate dalla Ue sugli aiuti di Stato.