San Francisco: fa discutere la legge che obbliga i rivenditori a esporre i livelli SAR dei cellulari

di Alessandra Talarico |

Mondo


Telefonino

Con una misura che non mancherà di far discutere, la Commissione di vigilanza della città di San Francisco ha votato – con 10 voti favorevoli e uno contrario – un’ordinanza del sindaco Gavin Newsom che obbligherà i venditori di telefonini a mettere in bella evidenza il valore SAR (acronimo inglese per Specific Absorption Rate – Tasso di Assorbimento Specifico), cioè il valore che misura la quantità di potenza da radio frequenze assorbita dal corpo quando è esposto ad un campo elettromagnetico.

 

La Federal Communications Commission ha imposto un limite medio di 1,6 watts per chilogrammo di tessuto corporeo, ma le informazioni relative ai livelli di radiazione non sono facilmente reperibili all’acquisto di un cellulare.

“Dal nostro punto di vista si tratta di una misura ragionevole e abbastanza modesta che fornirà maggiore trasparenza e informazione ai consumatori, per i quali questa è un’aria di interesse e preoccupazione”, ha affermato il portavoce del sindaco, Tony Winnicker.

“Stiamo svolgendo un ruolo che abbiamo sempre svolto, quello di essere in prima linea nel dibattito”, ha aggiunto.

 

In base alla nuova legge, le grandi catene di distribuzione dovranno rendere evidenti i livelli SAR da febbraio, gli altri negozi a partire dal 2012.

 

La città di San Francisco si è distinta negli ultimi tempi per una serie di normative quali la messa al bando dei sacchetti di plastica e dell’acqua minerale imbottigliata, ha reso obbligatorio il compostaggio e ha richiesto ai ristoranti di fornire adeguate informazioni nutrizionali ai clienti.

 

In base ai risultati del recente studio Interphone, finanziato anche dalla Commissione europea, anche se non si è rilevata una connessione diretta tra l’esposizione ai campi elettromagnetici dei cellulari e l’aumento di gliomi o meningiomi, neppure tra gli utilizzatori a lungo termine (10 o più anni) “…i possibili effetti sul lungo periodo di un uso intensivo dei cellulari richiedono ulteriori indagini, soprattutto tra gli utenti più giovani”.

 

Secondo la CTIA, che riunisce i produttori wireless americani, la città di San Francisco ha preso una decisione “che risponde a preoccupazioni infondate e potrebbe finire per confondere e ingannare i consumatori”.

Ma i sostenitori della legge affermano che si tratta solo di un tentativo di informare i consumatori, con l’auspicio che la legge sensibilizzi i consumatori a fare più attenzione al livello di radiazioni quando acquistano un telefonino, soprattutto alla luce della crescente diffusione degli smartphone dotati di ricevitori Wi-Fi e bluetooth, che aumentano il livello SAR.