Microsoft: risultati oltre le attese. In Italia raccolta pubblicitaria superiore ai tassi di mercato

di Alessandra Talarico |

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Pietro Scott Jovane

I risultati trimestrali Microsoft sembrano confermare che per l’hi-tech il peggio è passato. Il colosso di Redmond, pur registrando un calo dell’utile netto e dei ricavi, ha superato le attese degli analisti che ne hanno giudicato ‘incoraggianti’ le performance.

 

Tra luglio e settembre, Microsoft ha registrato un utile in calo del 18% a 3,57 miliardi di dollari (40 cent per azione), mentre i ricavi hanno segnato una flessione del 14% a 12,92 miliardi di dollari.

Gli analisti attendevano un utile per azione di 32 centesimi e un fatturato di 12,3 miliardi di dollari e considerano positivo il fatto che la frenata dell’utile e del fatturato sia stata meno evidente rispetto all’esercizio precedente quando si era registrato un calo, rispettivamente, del 29% e del 17%.

 

Ad appena un trimestre dal primo calo delle vendite annuale nella storia dell’azienda, Microsoft dimostra quindi la propria solidità e conferma come il settore hitech sia, tutto sommato, in buona salute.

 

“Siamo molto soddisfatti delle nostre performance – ha affermato il direttore finanziario Chris Liddell – e particolarmente della solida domanda dei consumatori per il sistema operativo Windows 7″, lanciato ufficialmente sul mercato giovedì scorso.

Microsoft spera che Windows 7, che ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte sia degli specialisti che dai produttori di personal computer, possa aiutare la società a risollevare le sorti di un segmento, quello dei sistemi operativi, che ha scontato le pecche di Vista: il fatturato dell’attività è sceso di circa il 39% in un anno a 2,6 miliardi di dollari, e l’utile è sceso di circa il 50% a 1,4 miliardi di dollari.

 

Il CFO ha confermato che le vendite del nuovo sistema operativo dovrebbero essere molto sostenute nei prossimi mesi, ma che è ancora troppo presto per parlare di ripesa degli investimenti per il settore Pc. Liddell ha infine sottolineato che la ripresa dei consumi sarà più forte soprattutto in Asia e Nord America, mentre in Europa si registrerà ancora una situazione di debolezza della domanda.

 

La migliore novità del trimestre è rappresentata comunque dai risultati del segmento console giochi, che ha visto raddoppiare gli utili a 312 milioni di dollari, per un fatturato di 1,8 miliardi di dollari.

Anche il settore server ha segnato un buon andamento, con un utile operativo in crescita di circa il 23% a 1,2 miliardi di dollari e un fatturato di 3,4 miliardi.

 

La divisione italiana, nonostante la congiuntura e l’andamento del mercato IT, sta registrando una crescita positiva in particolare per quanto riguarda il segmento consumer, grazie soprattutto alla console Xbox 360 le cui vendite a settembre sono cresciute di oltre  il 30% rispetto allo scorso anno grazie al riposizionamento del prezzo e all’offerta di titoli di successo e di nuovi contenuti digitali, come i film scaricabili dal servizio Xbox Live.

A livello aziendale, anche da noi c’è l’attesa di poter misurare concretamente i risultati di Windows 7: “…l’adozione del nuovo sistema operativo da parte delle aziende che negli ultimi due mesi hanno avuto modo di testarlo e verificarne i vantaggi in termini di semplicità, produttività, affidabilità e sicurezza lasciano ben sperare nell’impatto che Windows 7 potrà avere anche in ambito business”, ha dichiarato Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft Italia, sottolineando come le tecnologie Microsoft – su tutte quelle di comunicazione e collaborazione integrata e quelle di virtualizzazione dei server – si stanno confermando soluzioni efficaci per contenere i costi delle aziende di ogni dimensione, “contribuendo così sia alla sostenibilità di ciascun business sia alla sua competitività attuale e futura, quando la crisi sarà passata”.

 

In Italia è continuata anche nell’ultimo trimestre, la crescita della raccolta pubblicitaria che ha segnato, ha concluso Jovane, “tassi superiori rispetto a quelli di mercato anche grazie ad accordi rilevanti come quello recentemente stretto con Ansa”.