Prix Italia: digitale terrestre, principale piattaforma universale nel 2007. Entro fine anno la Rai riorganizzerà l’offerta tematica

di Raffaella Natale |

Italia


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Alla vigilia del definitivo passaggio dall’analogico e al digitale che dal 24 settembre interesserà il Piemonte occidentale, le politiche attuate in Italia e nel mondo per assicurare un’equilibrata migrazione verso questa nuova tecnologia di comunicazione, saranno al centro di un incontro, in programma oggi nell’ambito della 61esima edizione del Prix Italia, cui parteciperà il vice ministro alle Comunicazioni, Paolo Romani.

 

Gli organizzatori spiegano che “…La piattaforma digitale terrestre nel 2008 è diventata la prima piattaforma continentale in termini di famiglie collegate, superando quella satellitare e affermandosi come la principale piattaforma televisiva universale nel 2007, in Europa, il tasso di penetrazione della televisione digitale nel suo complesso (satellite, terrestre e Iptv) ha superato quello della televisione analogica. La transizione alla Tv digitale terrestre rappresenta, dunque, un’occasione di grande rinnovamento tecnologico e culturale e gli investimenti nel potenziamento delle reti, nell’estensione del segnale digitale e nello sviluppo dell’offerta televisiva, permetteranno ai broadcaster generalisti di fornire al pubblico un prodotto televisivo migliore in termini quantitativi (nuovi canali gratuiti) e qualitativi (interattività e dialogo diretto con i telespettatori)”.

 

Dopo il saluto di Elio Pelizzetti, Rettore dell’Università’ di Torino e l’introduzione di Andrea Bairati, Assessore alle Telecomunicazioni della Regione Piemonte, all’incontro “Il futuro è adesso: il digitale terrestre in Italia e nel mondo”, moderato da Giancarlo Leone, Vice Direttore Generale Rai, interverranno Jean Reve’illon, Direttore Generale European Broadcasting Union, Andrea Ambrogetti, Presidente DGTVi, Luca Balestrieri, Presidente Tivù Sat, Jim Graham, Presidente Onorario Prix Italia e della Border Television ITV (Regno Unito), Giacomo Mazzone, Direttore Audit Strategico European Broadcasting Union, Robert Rabinovitch, Presidente Prix Italia (Canada). L’intervento conclusivo sarà del vice ministro alle Comunicazioni Romani.

 

L’80% delle famiglie piemontesi ha in casa un decoder per ricevere la tv digitale terrestre: è la fotografia scattata da DGTVi – l’associazione dei broadcaster che offrono servizi gratuiti sulla piattaforma Dtt (Rai, Mediaset, telecom Italia Media, Frt, Dfree, Aeranti-Corallo) – alla vigilia dello switch-off (lo spegnimento definitivo della tv analogica), che scatterà nel Piemonte occidentale tra il 24 settembre e il 9 ottobre.

 

“A poche ore dall’avvio delle operazioni di passaggio definitivo al digitale terrestre del Piemonte Occidentale e a conclusione dello switch-over della Valle d’Aosta – dice Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi – solo una famiglia su dieci nella regione riceve la televisione ancora in analogico. E il digitale terrestre è ormai presente nell’80% delle famiglie: negli ultimi quattro mesi è raddoppiata la presenza dei decoder nelle case dei piemontesi. Anche se il livello di informazione è elevatissimo (il 96% dei cittadini piemontesi è a conoscenza del passaggio e delle date correlate), si tratta in questi giorni di incrementare ancor di più l’attività di comunicazione sui contributi ancora disponibili e sulla necessità di risintonizzare gli apparecchi televisivi. In quindici giorni saranno convertiti più di 1.400 impianti televisivi e saranno coinvolti oltre 900 Comuni e quasi 3 milioni di cittadini, con il 7 ottobre che sarà il giorno culminante per il passaggio delle città di Torino e Cuneo. La collaborazione delle emittenti e della Regione, insieme all’attività svolta dal ministero, sarà fondamentale per raggiungere questo ambizioso obiettivo”.

 

Per conoscere la data esatta di spegnimento del segnale nel proprio Comune, sarà disponibile sul sito del ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni un apposito motore di ricerca. In alternativa, si può chiamare il numero verde 800.022.000, attivo dal lunedì al sabato, festivi esclusi, dalle 8 alle 20.

Sono ancora disponibili i contributi all’acquisto del decoder di tipo interattivo, istituiti dal ministero, per agevolare le fasce deboli per età e reddito: per usufruire dello sconto di 50 euro basta presentarsi dai rivenditori autorizzati, che lo applicheranno direttamente a chi risieda in uno dei Comuni coinvolti dallo switch-off, abbia almeno 65 anni e un reddito non superiore ai 10 mila euro e sia in regola con il pagamento del canone Rai.

 

Giancarlo Leone ha assicurato che entro fine anno il direttore generale della Rai porterà all’esame del Cda di Viale Mazzini la riorganizzazione offerta tematica dei canali Rai.

In particolare, Leone ha sottolineato che “le vicedirezioni competenti stanno mettendo a punto un piano di riorganizzazione dell’intera offerta tematica dei canali, alcuni dei quali resteranno, altri, invece, potrebbero modificarsi. Tra le ipotesi ci sono allo studio due nuovi canali, ‘Rai 5’ e ‘Rai 6’ che potrebbero prendere il posto di Raisat Extra e Premium”.

“Rai 5 – ha detto a questo proposito Leone – potrebbe essere un canale di intrattenimento o di audiovisivi italiani e internazionali e potrebbe anche aumentare l’offerta sportiva, ma per ora si tratta solo di ipotesi sulle quali si sta ancora lavorando”.

Quanto al digitale terrestre, Leone si è detto soddisfatto per i risultati. “I primi risultati della Sardegna sono confortanti per la Rai in genere e per Raisat in particolare. Ad agosto la Rai in Sardegna ha registrato quasi due punti percentuali in più rispetto al resto d’Italia. E’ vero che si tratta di un test per ora limitato, ma è comunque un dato interessante perché ci dice che affiancare l’offerta generalista all’offerta tematica consente di mantenere un elevato ascolto di gruppo”.

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