Portabilità numero fisso: delibera Agcom riduce i tempi da 20 a 5 giorni. Soddisfatti i consumatori, ‘Garantita libertà di scelta’

di Alessandra Talarico |

NGN: ieri la prima riunione Comitato. Per Bertoluzzo (Vodafone), ‘Essenziale assetto competitivo che stimoli tutti gli operatori a investire’.

Italia


Corrado Calabrò

Cambiare operatore di telefonia fissa dovrebbe diventare, finalmente anche in Italia, una pratica più semplice e veloce e, soprattutto, senza incognite per gli utenti, grazie alla nuova delibera Agcom che riduce, gradualmente, il tempo massimo per esaudire una richiesta di portabilità.

 

Se attualmente, per cambiare operatore ci vogliono almeno 20 giorni, in base alla nuova delibera i tempi di migrazione scenderanno a 10 giorni dal prossimo 1 novembre e a 5 giorni dal 1 marzo 2010.

 

La lunghezza eccessiva dei tempi di migrazione da un operatore fisso all’altro è costata all’Italia una dura reprimenda del commissario Ue Viviane Reding, che ha definito questi ritardi una ‘punizione ingiustificata’ per un utente che chiede soltanto di poter cambiare operatore telefonico, quando secondo una delibera Ue il tempo di attesa deve essere al massimo di un giorno.

 

La delibera prevede inoltre l’obbligo per gli operatori che attivano utenze senza il consenso dei clienti a ripristinare a proprie spese la situazione iniziale.

Spesso, infatti, gli operatori mettono in atto pratiche illecite per recuperare i clienti che hanno fatto richiesta di passare a un concorrente, proponendo, di regola tramite i call center, piani tariffari vantaggiosi o offerte personalizzate che vengono attivati di frequente senza il consenso dell’interessato, che rimane vincolato così a un’offerta mai richiesta che si frappone al suo desiderio di cambiare gestore.

Nel migliore dei casi, queste offerte, come ha stabilito anche l’Antitrust, si fondano sulla comunicazione ai consumatori di informazioni “oscure, inesatte, incomplete, fuorvianti e/o non rispondenti al vero”, per convincerli subdolamente, anche attraverso l’invio di sms dal contenuto ambiguo o di non agevole comprensione, a non passare alla concorrenza.

 

L’Agcom ha previsto dunque nella sua nuova delibera, l’istituzione di un codice personale che i consumatori avranno a disposizione, a partire dal 1 marzo 2010, per richiedere in maniera semplice e sicura il cambio di operatore.

Le modalità di implementazione di questa misura saranno stabilite entro il prossimo 30 settembre.

  

Soddisfatte le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, secondo cui quella intrapresa dall’Agcom è “…la giusta direzione per ottenere una nuova modalità caratterizzata da simmetria e reciprocità totale”.

Nei giorni scorsi, le due associazioni avevano segnalato all’Autorità le numerose sollecitazioni provenienti dai consumatori, esasperati dagli ostacoli alla portabilità del numero.

Gli utenti, hanno sottolineato i presidenti delle due associazioni,  Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, “riscontravano enormi difficoltà nei passaggi o rientri nei vari operatori telefonici, subendo gravi ritardi e disservizi. Ora, grazie a tale intervento, si garantisce il diritto alla libertà di scelta da parte dei cittadini all’interno del mercato delle telecomunicazioni, diritto che noi riteniamo di primaria importanza”. 
Federconsumatori e Adusbef sottolineano infine che “la vera competizione si realizza con l’abbattimento delle tariffe ed una qualità sempre maggiore del servizio”.

 

Ieri, intanto, si è svolta a Roma, presso la sede dell’Agcom, la prima riunione del Comitato NGN Italia, l’organo consultivo del Consiglio dell’Autorità istituito con l’obiettivo di elaborare proposte ed individuare soluzioni relative a questioni attinenti gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici connessi alla transizione alle reti di nuova generazione.

 

Il Comitato, presieduto dal Prof. Francesco Vatalaro, vede la partecipazione dei maggiori operatori italiani del settore, da AIIP a Vodafone, da Poste Italiane a Infracom.

 

Introducendo i lavori del comitato, il presidente Agcom Corrado Calabrò ha confermato la volontà dell’Autorità di tenere “la barra ferma sull’obiettivo”, che è quello di permettere a tutti i player coinvolti di “operare in un quadro regolamentare certo e pro-concorrenziale” .

A tal fine, Agcom acquisirà “sia le valutazioni scientifiche delle Università, che quelle tecnico-economiche degli operatori che si confrontano apertamente nel nostro Comitato NGN”.

  

Per l’ad di Vodafone Italia Paolo Bertoluzzo “è fondamentale l’adozione di un modello di ‘rete aperta’ per la costruzione della rete di nuova generazione affinché venga garantito un assetto competitivo che stimoli tutti gli operatori a investire per il bene del Cliente e lo sviluppo del Paese.”

A margine della presentazione dei risultati trimestrali, Bertoluzzo ha auspicato il proseguimento del cammino intrapreso da Agcom, purché vengano evitati “lacci e lacciuoli che rendano ancora più difficile la vita a chi sceglie di cambiare gestore”.