Vodafone Italia: crescono i ricavi da servizi. Bertoluzzo, ‘Focus su sviluppo ed efficienza ha sostenuto crescita e margini’

di Alessandra Talarico |

Italia


Paolo Bertoluzzo

Si è chiuso con una crescita dei ricavi, nonostante il negativo andamento dell’economia, l’anno fiscale di Vodafone Italia.

La società guidata da Paolo Bertoluzzo ha registrato ricavi totali per 8,6 miliardi di euro, di cui 8,3 miliardi legati ai servizi. Questi ultimi, in particolare, hanno segnato un incremento dell’1,2%, mentre l’EBITDA su base organica ed escludendo l’effetto straordinario riguardante la revisione degli accordi per le royalties sul marchio, è rimasto sostanzialmente stabile.

L’EBITDA in percentuale dei ricavi totali dell’anno (sempre escludendo l’effetto straordinario della revisione degli accordi per le royalties sul marchio) è pari al 44%.

 

Questi risultati, maturati in un contesto macroeconomico molto difficile, confermano la validità degli investimenti portati avanti dalla società sia per migliorare i servizi tradizionali che per lanciarne di nuovi nella banda larga fissa e mobile.

Il focus sullo sviluppo e sull’efficienza, ha sottolineato l’ad Bertoluzzo, ha permesso di ottenere una crescita dei ricavi e ha sostenuto i margini.

A ciò è da aggiungere il lancio di iniziative commerciali che hanno riscosso un buon successo, l’acquisizione di clienti ad alto valore, sia privati che business, e il positivo andamento nei settori della banda larga mobile dei servizi di telefonia fissa e ADSL.

 

“Anche quest’anno, nonostante la  delicata fase economica, abbiamo continuato ad investire al ritmo di circa un miliardo di euro l’anno in servizi e tecnologia, e i risultati raggiunti testimoniano – ha spiegato Bertoluzzo – la capacità di garantire innovazione, qualità e valore per i clienti”.

 

La società ha raggiunto al 31 marzo quota 29,8 milioni di clienti e ha registrato un aumento del 27% della clientela business, grazie al lancio di offerte calibrate su questo specifico segmento di utenza.

Il focus sui clienti ad alto valore ha stimolato inoltre la crescita dei volumi totali di traffico voce – che sono passati da 48,7 a 53,4 miliardi di minuti – e ha permesso di compensare in parte la riduzione dei prezzi generata dalla forte competizione tra operatori e dal calo delle tariffe di terminazione.

 

I ricavi da traffico voce si sono attestati a 5,5 miliardi di euro, quelli legati ai dati e alla messaggistica sono cresciuti dell’11%, a 1,9 miliardi di euro.

La società, che nel corso di quest’anno ha annunciato un ulteriore sviluppo delle tecnologie a banda larga mobile – con la previsione di portare la velocità della rete fino a 14,4 megabit al secondo – conta 9,8 milioni terminali registrati sulla rete UMTS/HSDPA, in crescita del 28% rispetto all’anno precedente.

 

Al successo nel settore mobile, si affianca anche la performance positiva nella banda larga fissa, settore in cui Vodafone conta 921 mila clienti, in aumento del 65% rispetto a marzo 2008. oltre 2,3 milioni i clienti di rete fissa.

 

“I nostri clienti, come dimostrano la crescita dei volumi voce ed sms e il calo dei prezzi, parlano e scrivono a condizioni sempre più convenienti”, ha commentato Paolo Bertoluzzo, sottolineando in particolare la “significativa la crescita della banda larga mobile, soluzione rapida ed efficiente anche per superare il digital divide in aree del Paese senza banda larga fissa”.

 

Il gruppo Vodafone, da canto suo, ha chiuso l’esercizio al 31 marzo con un fatturato in crescita del 15,6% a 41 miliardi di sterline e un EBITDA di 14,5 miliardi di sterline in crescita del 10% rispetto ai 13,2 miliardi dell’anno precedente. L’utile netto, di contro, è in calo del 53,8% a 3,08 miliardi di sterline (circa 3,46 miliardi di euro). Sui conti hanno pesato gli oneri per 5,9 miliardi di sterline provenienti dalle controllate, in particolare dalle divisioni spagnola e turca.

Il free cash flow è però aumentato del 2,5% a 5,7 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente, in linea con le attese degli analisti. Per il prossimo esercizio, il gruppo prevede un free cash flow tra 6 e 6,5 miliardi di sterline, nonostante il perdurare della precarietà del mercato.

 

L’Ad Vittorio Colao ha sottolineato che il gruppo continuerà a mantenere alta l’attenzione sul compenso dei soci e ha annunciato un aumento  del 3,6% del dividendo, a 5,20 pence.

Come anticipato nei giorni scorsi dalla stampa britannica, Colao ha quindi confermato un’accelerazione del piano di risparmi da 1 miliardo di sterline annunciato a novembre: il gruppo prevede di raggiungere il 65% degli obiettivi entro l’anno fiscale 2009-2010 e non entro il 2011 come prevedeva il programma iniziale.