Bollette gonfiate: ancora incerto il destino della delibera Agcom sul blocco automatico dei numeri 899

di Alessandra Talarico |

Italia


Telefonia

Ancora in bilico la delibera Agcom sul blocco automatico delle numerazioni 899: secondo quanto riferito da Aduc tlc, infatti, il Consiglio di Stato ha rinviato la decisione sulla questione, attesa per lo scorso 12 giugno.

 

L’Agcom aveva fatto ricorso al consiglio di Stato dopo la decisione del TAR Lazio di annullare la delibera con la quale l’Autorità aveva imposto il blocco automatico permanente delle numerazioni a sovrapprezzo (quelli che iniziano per 144, 166, 482, 483, 484, 892 e 899, cui fanno riferimento i servizi di maghi, cartomanti, chat erotiche e pseudo-quiz e che vengono trasmessi da molte emittenti televisive nazionali e locali).

 

Una chiamata verso numerazioni satellitari internazionali e numeri speciali può arrivare a costare anche 15 euro e le numerose denunce dei consumatori – che si sono visti addebitare in bolletta cifre astronomiche ascrivibili a chiamate/connessioni (mai fisicamente effettuate, poiché generate dai famigerati dialers) – hanno portato l’Antitrust, a ottobre 2008 a sanzionare 13 società per pratiche commerciali scorrette, con multe complessive per 2,430 milioni.

 

La delibera Agcom aveva quindi cercato di porre fine agli abusi perpetrati nei confronti degli utenti dalle società telefoniche e dai fornitori dei servizi (Greentel, Marketcall Italia e Deram), ma per i giudici del Tar del Lazio la potestà regolatoria sui servizi telefonici a sovrapprezzo spetta al Ministero delle Comunicazioni (ora incorporato nel ministero dello Sviluppo Economico) e non all’Agcom.

 

È infatti il ministero che assegna le numerazioni e che dovrebbe vigilare sull’uso che ne viene fatto dagli operatori coinvolti nella loro gestione – in tutto una trentina, inclusi tutti i principali gestori e una miriade di altre società meno note – ma dal dicastero di Claudio Scajola ancora non è giunta nessuna risposta, neanche dopo l’interrogazione presentata dai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca.

 

I due senatori, sottolineando come dopo la delibera dell’Agcom siano notevolmente diminuite le segnalazioni di bollette gonfiate, ha chiesto al ministro Scajola come intenda procedere per porre fine a questo stillicidio di truffe ai danni dei consumatori.

 

Anche perché, come hanno già segnalato le associazioni dei consumatori, dopo il blocco dei numeri a sovraprezzo da rete fissa, le incognite maggiori si celano dietro quelli mobili, che iniziano per ‘4’ e fanno riferimento alla vendita di loghi e suonerie.

 

Anche in questo caso, l’Agcom ha introdotto una soglia di prezzo massimo e la possibilità di bloccarne l’utilizzo, come avviene per la telefonia fissa, ma la disattivazione per i cellulari non è automatica come si potrebbe pensare, ma scatta solo dietro esplicita richiesta al proprio gestore telefonico.

Una doppia truffa, dal momento che in questo caso vittime delle truffe sono per lo più ragazzini che scaricano l’ultima suoneria di grido o un wallpaper per personalizzare il cellulare e che – dietro provvida compiacenza degli operatori – possono acquisire i contenuti anche a debito: se il credito è finito, in sostanza, il costo del contenuto acquistato verrà scalato alla ricarica successiva.