Servizi mobili satellitari: saranno Inmarsat e Solaris Mobile i provider MSS per l’Europa

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Servizi mobili satellitari

La Commissione europea ha selezionato due operatori, Inmarsat Ventures (Gran Bretagna) e Solaris Mobile (joint venture tra la lussemburghese SES Astra e la francese Eutelsat), per fornire servizi mobili via satellite in tutta Europa.

I consumatori e le imprese, soprattutto nelle aree rurali, potranno così beneficiare di una piattaforma alternativa per la fornitura di servizi tlc e broadcasting, come l’accesso internet/intranet ad alta velocità, la TV mobile, la protezione civile e i soccorsi in caso di calamità.

 

“I servizi mobili via satellite hanno un enorme potenziale in quanto possono consentire ai consumatori europei di accedere a nuovi servizi di comunicazione, in particolare nelle zone rurali e meno popolate”, ha spiegato il Commissario Viviane Reding.

 

La scelta delle due società è il risultato della prima procedura di selezione pan-europea, lanciata ad agosto 2008 e sviluppata di concordo con il Parlamento europeo e gli Stati membri per armonizzare sia i criteri di scelta degli operatori mobili via satellite, sia le disposizioni di autorizzazione all’uso delle radio frequenze e favorire così lo sviluppo di un mercato interno dei servizi mobili via satellite (MSS) garantendo una copertura graduale di tutti gli Stati membri.

 

Alla fase di selezione erano state ammesse 4 società: le due vincitrici sono state scelte dalla Commissione coadiuvata nell’analisi dello sviluppo tecnico e commerciale dei sistemi mobili satellitari da un team di esperti indipendenti e dalle Autorità nazionali.

 

“Il mercato unico europeo per i servizi mobili via satellite è ormai una realtà”, ha aggiunto la Reding, esortando poi gli Stati membri “ad adottare senza indugio, tutte le necessarie misure al fine di consentire il lancio tempestivo e corretto dei servizi mobili via satellite”.

 

Gli Stati membri dovranno ora assicurare che Inmarsat e Solaris abbiano il diritto di usare le frequenze radio specifiche individuate nella decisione della Commissione e il diritto di gestire i rispettivi sistemi mobili via satellite.

Il lancio commerciale dei servizi dovrebbe partire entro i prossimi due anni e i due provider avranno l’esclusiva sullo spettro per 18 anni a decorrere dalla decisione di selezione, per consentire loro di recuperare gli elevati investimenti sostenuti, i quali possono arrivare ad ammontare a diverse centinaia di milioni di euro.

 

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