Il 2009 anno degli smartphone, o almeno così spera l’industria. Abi Research conferma: per i cellulari vendite in calo del 10%

di Alessandra Talarico |

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Telefonia mobile

Il 2008 è stato un anno fortemente contrastato per il mercato dei telefonini: il primo semestre si è chiuso con una crescita del 14% su base annua. Nella seconda metà dell’anno, di contro, si è registrata una contrazione dell’8% al terzo trimestre, prima del definitivo tracollo del quarto trimestre, chiuso con un -10%.

La fiducia da parte di consumatori, aziende e industria è stata minata dalla crisi economica e, come risultato, spiega la società ABI Research , l’anno si è chiuso con 1,21 milioni di telefonini venduti per una crescita complessiva del 5,4%. Il 2007 si era chiuso invece con una crescita del 16%.

 

Il mercato globale è dominato da tre player: Nokia, Samsung e LG, che controllano rispettivamente il 38,6%, il 16,2% e l’8,3% del mercato.

Il produttore sudcoreano Samsung è di sicuro quello che ha fatto segnare le migliori performance nel corso dell’anno: la sua quota di mercato è cresciuta del 2,7% rispetto all’anno prima, grazie al successo riscosso dai modelli della serie Omnia e Ultra.

Nokia guadagna invece l’1,8% di quota di mercato, con vendite concentrate però soprattutto nella prima parte dell’anno. Nel quarto trimestre, nota ABI, lo stallo nei Paesi emergenti ha di fatto rallentato il ritmo di crescita.

Anche l’altra sudcoreana – LG – ha registrato una buona performance, con un +1,5% generato soprattutto dalla crescita registrata sul mercato americano, a discapito di Motorola.

 

Dalla parte dei ‘vincitori’, anche RIM e Apple che – grazie a prodotti gettonatissimi quali il BlackBerry e l’iPhone – hanno registrato rispettivamente una crescita dello 0,9% e 0,8% per una quota di mercato dell’1,9% per la società canadese e dell’1,1% per la casa di Cupertino.

 

Nonostante l’incertezza economica, RIM e Apple dovrebbero continuare la loro cavalcata verso le zone alte della classifica costruttori anche nel corso di quest’anno, senza vedere intaccato – sottolineano ancora i ricercatori ABI – il prezzo medio di vendita (ASP) dei propri gioiellini tecnologici.

Anche HTC – che produce il primo telefonino targato Google (G1) – potrebbe attraversare il 2009 senza forti scossoni, grazie ai numerosi contratti sottoscritti con gli operatori mobili (tra cui T-Mobile) che rappresenteranno un grande vantaggio per le vendite.

 

Decisamente negativo, invece, il 2008 della statunitense Motorola, che ha visto la propria quota di mercato scendere al 5,1% rispetto all’8,3% dell’anno precedente.

Certo, un miglioramento rispetto al -7,8% del 2007, ma non tale da far presagire un anno semplice per il gruppo di Schaumburg, che ha bisogno come non mai di rinnovare il proprio parco prodotti e di procedere al vasto piano di contenimento dei costi nell’ambito del quale migliaia di lavoratori perderanno il posto.

 

Un anno di luci e ombre anche per la joint venture nippo-svedese Sony Ericsson che ha chiuso il 2008 con una contrazione dello 0,7%. Le sorti della società nel 2009 sono legate allo smartphone Experia 1X dotato di sistema operativo Microsoft, che potrebbe aiutare a migliorare le performance e a chiudere l’anno in corso con una posizione migliore a livello globale.

 

Secondo le previsioni di ABI – che vanno ad aggiungersi a quelle già fosche rese dagli operatori e da altre società di ricerca come Gartner – il mercato dei cellulari subirà quest’anno una contrazione stimabile tra il 5% e il 10%.

“Quello che è certo è che gli operatori cercheranno di convincerci che tutti hanno bisogno di uno smartphone. Benvenuto, quindi, all’anno dello smartphone”, ha concluso l’analista Jake Saunders.

 

Secondo Informa Telecom & Media, il valore globale del mercato smartphone crescerà dai 39 miliardi di dollari nel 2007 a oltre 95 miliardi nel 2013, quando rappresenterà il 47% del valore totale del mercato dei cellulari.

Un potenziale di crescita “impressionante”, che incoraggerà i vendor a elaborare nuove strategie per inserirsi nel mercato.