Bollette gonfiate: dopo il blocco per i telefoni fissi, scatta l’allarme numeri a sovrapprezzo 48xxx per i contenuti mobili

di Alessandra Talarico |

Italia


Telefonia mobile

A partire da ieri, chi vuole telefonare a un numero 899 dovrà farne richiesta al proprio gestore telefonico.

È infatti scattato dal 1° ottobre il blocco automatico permanente delle numerazioni a sovrapprezzo, dopo decenni di bollette gonfiate e polemiche sul ruolo truffaldino svolto dagli operatori telefonici nei confronti dei clienti.

 

Il blocco riguarda i numeri a sovrapprezzo che iniziano con 144, 166, 482, 483, 484 e 899, cui finora hanno fatto riferimento i servizi di maghi, cartomanti, chat erotiche e pseudo-quiz trasmessi nelle ore notturne dalle emittenti televisive locali e nazionali. Una chiamata a questi numeri può arrivare a costare anche 15 euro al minuto.

Per disattivare il blocco o sostituirlo con un blocco a PIN, è comunque sufficiente farne richiesta al proprio operatore.

 

Attenzione però, perché per quanto riguarda i servizi a sovrapprezzo accessibili da cellulare attraverso gli SMS (quelli che iniziano per ‘4’) e che fanno riferimento alla vendita di loghi e suonerie, l’Agcom ha introdotto una soglia di prezzo massimo e la possibilità di bloccarne l’utilizzo, come avviene per la telefonia fissa.

La disattivazione in questo caso però non è automatica come si potrebbe pensare, ma scatta solo dietro esplicita richiesta al proprio gestore telefonico.

 

E sono già molte – denuncia l’Aduc – le società coinvolte nella fornitura degli pseudo-servizi incriminati a essersi ‘spostate’ dagli 899 et similia ai numeri che iniziano per 4.

“E’ presumibile – ha spiegato Aduc – che presto ci sarà un’ulteriore intensificazione dell’attività di molte società poco serie se non vere e proprie centrali della truffa, che grazie all’interessata disattenzione dei gestori concepiranno meccanismi che potrebbero vanificare il blocco appena imposto”.

 

Bisogna ricordare che le numerazioni 48xxx sono utilizzate anche per scopi del tutto legittimi come la raccolta di fondi per iniziative benefiche di vario tipo e per il cosiddetto televoto.

Un fattore, questo, che potrebbe creare confusione negli utenti e aprire la strada a nuove truffe e raggiri.

 

Consigliabile dunque richiedere immediatamente al proprio operatore mobile la disattivazione (Aduc fornisce un apposito modulo a questo indirizzo), mentre sarebbe auspicabile che l’Agcom imponesse il blocco automatico dei numeri a sovrapprezzo anche per la telefonia mobile.

In questo caso, infatti, vittime delle truffe sono per lo più ragazzini che scaricano l’ultima suoneria di grido o un wallpaper per personalizzare il cellulare.

Tanto più che dalle segnalazioni giunte alle associazioni dei consumatori risulta che gli operatori mobili consentano di acquisire i contenuti anche a debito: se il credito è finito, in sostanza, il costo del contenuto acquistato verrà scalato alla ricarica successiva.