G1: T-Mobile toglie il velo al primo cellulare targato Google. In Europa arriverà nel 2009

di Alessandra Talarico |

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G1

L’operatore statunitense T-Mobile ha svelato ieri a New York le meraviglie del nuovo G1, il telefonino intelligente prodotto da HTC che segna l’ingresso di Google nel settore della telefonia mobile.

 

Disponibile in 3 colori – bianco, nero e marrone – il G1 vuole essere la risposta di Google a fenomeni commerciali quali l’iPhone di Apple, rispetto al quale, però, è decisamente più economico: il prezzo finale del dispositivo è infatti di 179 dollari, più ovviamente il costo dell’abbonamento al gestore telefonico compreso tra i 25 e i 35 dollari al mese.

In Europa, il telefonino arriverà entro la primavera del 2009 e già l’attesa è palpabile, nonostante secondo gli osservatori non si verificheranno le stesse scene di bramosia collettiva registrate al lancio del ‘melafonino’.

 

Le caratteristiche del telefonino sono quelle già ampiamente anticipate nei giorni scorsi: ampio touch-screen, tastiera Qwerty a scorrimento con tasti dedicati ai più importanti servizi Google – Google Maps Street View, Gmail, YouTube, Google Talk e altri – trackball per la navigazione, browser HTML e, ovviamente, 3G, Wi-Fi, GPS, fotocamera da 3 megapixel con capacità di photo sharing e Bluetooth.

 

Dal cellulare sarà quindi possibile accedere a un vero e proprio ‘mercato’ – Android Market – da cui gli utenti potranno scaricare una cinquantina di applicazioni per espandere e personalizzare il dispositivo, ma anche al music store di Amazon, che ha messo a disposizione oltre 6 milioni di canzoni da scaricare, acquistare e ascoltare.

 

Il G1 è comunque soltanto il primo passo della strategia mobile Google: nei prossimi mesi arriveranno nuovi modelli prodotti da altri costruttori, ma anche nuove applicazioni magari concepite dagli utenti stessi che potranno dare libero sfogo alla fantasia per personalizzare il loro smartphone. Sarebbero già oltre 200 i progetti arrivati alla società da sviluppatori indipendenti.

 

Un vero banco di prova per Android, il sistema operativo aperto nato dalla alleanza industriale con 34 tra le maggiori società tecnologiche, annunciata da Google a novembre scorso con l’obiettivo di “generare innovazione per i dispositivi cellulari e dare ai consumatori una user experience di gran lunga migliore di quella oggi riscontrabile nelle piattaforme mobili”.

 

La corsa al predominio del mercato mobile si fa dunque più interessante, con il re dei motori di ricerca web pronto a dimostrare di poter rivoluzionare con la sua piattaforma aperta, anche il ‘giardino murato‘ che è stato finora il regno dei cellulari.

 

L’obiettivo di Google, ma anche degli altri attori impegnati nel settore degli smartphone – da RIM a Microsoft e Nokia – è, da un lato, quello di stimolare l’uso dei servizi internet mobile, che finora nonostante gli sforzi sono utilizzati solo da una piccola percentuale di utenti e, quindi, di rilanciare il mercato del mobile advertising. Il settore della pubblicità mobile, infatti, è previsto in forte ascesa e, secondo i dati ScreenDigest, potrebbe raggiungere un valore di 2,8 miliardi di dollari entro i prossimi 4 anni.

“L’ingresso di Google e di Apple nelle comunicazioni mobili è la migliore dimostrazione del fatto che il mercato offre ancora un sacco di possibilità”, ha commentato il Ceo di Nokia Olli-Pekka Kallasvuo.

 

Anche se il lancio del G1, in vendita dal prossimo 22 ottobre, probabilmente non provocherà la stessa ‘febbre’ scatenata dall’arrivo dell’iPhone, il cellulare targato Google dovrebbe raggiungere il 4% del mercato degli smartphone entro la fine di quest’anno: grazie alla grande popolarità della società di Mountain View, secondo gli analisti, ne verranno venduti almeno 400 mila esemplari.