Yahoo!: scacco al re? Un po’ presto, ma Icahn gioca la sua partita. Raggiunto accordo per ingresso in Cda  

di Raffaella Natale |

Mondo


Carl Icahn

Carl Icahn l’ha spuntata. Yahoo! ha reso noto di aver raggiunto un accordo per porre fine alle ostilità. Il miliardario accusava il gruppo di aver fatto fallire le trattative con Microsoft.

Il finanziere entrerà nel board della web company, secondo alcune indiscrezioni con l’incarico di direttore generale. In particolare, otto consiglieri di amministrazione chiederanno di essere rieletti nel corso del meeting annuale degli azionisti, con l’eccezione di Robert Kotick che ha manifestato la sua volontà di andar via. Dopo il meeting annuale fissato per il 1° agosto, il Cda di Yahoo! sarà composto da 11 consiglieri.

I due nuovi posti che si formeranno all’interno del Cda verranno indicati dalla commissione nomine e governance sulla base di una lista di nove nomi presentata dallo stesso Icahn che possiede circa il 5% di Yahoo!. Da parte sua, Icahn ha accettato di ritirare la sua lista di candidati e di appoggiare quelle decise dal Cda.

 

Mentre tra Yahoo! e Microsoft è cominciata una nuova fase di apparente silenzio, qualche voce si alza dalla compagine degli azionisti, finora abbastanza silente, fatta salva la strenua opposizione di Carl Icahn.

In questo caso, a prendere la parola è stato Eric Jackson, a capo di un gruppo di 150 investitori che rappresentano 3,2 milioni di azioni, il quale propone la nomina di un board misto, del quale facciano parte sia persone dall’azienda, sia persone tratte dalla rosa ideale di Icahn.

Secondo Jackson, molti investitori sono riluttanti a sposare in toto la linea Icahn , e questa posizione di compromesso potrebbe rappresentare una possibile soluzione.

 

Secondo le agenzie, Icahn avrebbe comunque pronta una proposta alternativa. L’obiettivo, in ogni caso, è arrivare a un accordo con Microsoft. E il board è la chiave per raggiungerlo.

 

Alcuni giorni fa la società di Redmond aveva presentato una nuova Opa, questa volta associandosi a Icahn.

 

“Questa bizzarra e opportunistica alleanza non è nell’interesse degli azionisti di Yahoo!”, ha dichiarato senza mezzi termini il presidente Roy Bostock.

“Non ci lasceremo – ha ribadito – coinvolgere in una transazione che non sia la migliore per l’interesse dei nostri azionisti”.

Bostock ha definito “assurda” l’offerta che, secondo il suo parere, farebbe solo l’interesse di Microsoft.

Per Yahoo! infatti, avendo i potenziali acquirenti messo in chiaro che le condizioni di base, tra cui l’immediato rinnovo del Cda e dei vertici dell’azienda, non negoziabili, la proposta stile “prendere o lasciare” messa sul tavolo precludeva la possibilità di vendere l’intera compagnia “per un prezzo pieno e giusto, che prevedesse anche un premio per il controllo della società“.

 

“Si sta tentando di smantellare la società e offrire il nostro motore di ricerca a Microsoft a condizioni svantaggiose per gli azionisti“, ha ribadito Bostock. Aggiungendo: “Lasceremo che i nostri azionisti decidano nel loro interesse e non in quello di Microsoft e Icahn”.

 

Yahoo! ha quindi ribadito di essere “aperto a transazioni che creano valore” per gli azionisti. Lo afferma lo stesso motore di ricerca, bocciando ancora una volta la lista di candidati al board presentata da Icahn, definita “non giusta” per Yahoo!. Le affermazioni di Yahoo! seguono quanto dichiarato da Icahn, secondo il quale nell’annunciare il nuovo No a Microsoft il motore di ricerca ha “distorto i fatti“.

 

Microsoft nel febbraio scorso aveva offerto 44 miliardi di dollari per comprare Yahoo!, in modo da rafforzare la propria posizione proprio sul mercato dell’eAdvertising.

Di fronte al rifiuto categorico del gruppo, aveva proposto 9 miliardi di dollari solo per l’attività del motore di ricerca. Ma anche questa proposta è caduta nel vuoto.

Ed è qui che è entrato in scena l’investitore Carl Icahn, unendo gli azionisti di minoranza per contrastare le decisioni del Cda di Yahoo! contro Microsoft.

Il miliardario americano ha anche depositato una mozione chiedendo il rinnovo del Consiglio, che il primo agosto verrà sottoposta al voto dell’assemblea generale.

 

A inizio luglio, Icahn ha ricevuto il sostegno di Microsoft, che sarebbe ancora interessato al gruppo, se l’assemblea generale decidesse per la sostituzione dei vertici dell’azienda.

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia