Yahoo!: dopo l’ennesimo No a Microsoft, prosegue la proxy fight mentre la società si dice sempre aperta a ‘transazioni che creano valore’

di Raffaella Natale |

Mondo


Carl Icahn

Continua la saga Yahoo !-Microsoft, senza risparmiare colpi di scena. Quando infatti tutti credevano ormai tramontata la possibilità di un accordo tra i due giganti del mercato hi-tech, ecco che rispunta una nuova offerta e un nuovo secco rifiuto.

Questa volta si è trattato però di un’Opa congiunta che ha visto scendere in campo accanto alla società di Redmond anche il finanziere Carl Icahn, che non si è dato per vinto e dopo il No, ha deciso di tornare all’attacco.

 

Icahn, che controlla il 5% della compagnia, prosegue con la battaglia delle deleghe, la proxy fight, per rimpiazzare il Cda e l’Ad della società che controlla il motore di ricerca.

“…Crediamo che sia il momento di entrare in una vera transazione con Microsoft“, ha spiegato Icahn in una lettera agli azionisti.

 

“Questa bizzarra e opportunistica alleanza non è nell’interesse degli azionisti di Yahoo!”, ha dichiarato senza mezzi termini il presidente Roy Bostock.

“Non ci lasceremo – ha ribadito – coinvolgere in una transazione che non sia la migliore per l’interesse dei nostri azionisti”.

Bostock ha definito “assurda” l’offerta che, secondo il suo parere, farebbe solo l’interesse di Microsoft.

Per Yahoo! infatti, avendo i potenziali acquirenti messo in chiaro che le condizioni di base, tra cui l’immediato rinnovo del Cda e dei vertici dell’azienda, non negoziabili, la proposta stile “prendere o lasciare” messa sul tavolo precludeva la possibilità di vendere l’intera compagnia “per un prezzo pieno e giusto, che prevedesse anche un premio per il controllo della società“.

 

“Si sta tentando di smantellare la società e offrire il nostro motore di ricerca a Microsoft a condizioni svantaggiose per gli azionisti“, ha ribadito Bostock. Aggiungendo: “Lasceremo che i nostri azionisti decidano nel loro interesse e non in quello di Microsoft e Icahn”.

 

Yahoo! ha quindi ribadito di essere “aperto a transazioni che creano valore” per gli azionisti. Lo afferma lo stesso motore di ricerca, bocciando ancora una volta la lista di candidati al board presentata da Icahn, definita “non giusta” per Yahoo!. Le affermazioni di Yahoo! seguono quanto dichiarato da Icahn, secondo il quale nell’annunciare il nuovo No a Microsoft il motore di ricerca ha “distorto i fatti“.

 

Microsoft nel febbraio scorso aveva offerto 44 miliardi di dollari per comprare Yahoo!, in modo da rafforzare la propria posizione proprio sul mercato dell’eAdvertising.

Di fronte al rifiuto categorico del gruppo, aveva proposto 9 miliardi di dollari solo per l’attività del motore di ricerca. Ma anche questa proposta è caduta nel vuoto.

Ed è qui che è entrato in scena l’investitore Carl Icahn, unendo gli azionisti di minoranza per contrastare le decisioni del Cda di Yahoo! contro Microsoft.

Il miliardario americano ha anche depositato una mozione chiedendo il rinnovo del Consiglio, che il primo agosto verrà sottoposta al voto dell’assemblea generale.

 

A inizio luglio, Icahn ha ricevuto il sostegno di Microsoft, che sarebbe ancora interessato al gruppo, se l’assemblea generale decidesse per la sostituzione dei vertici dell’azienda.

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