899: nuovo provvedimento Agcom sul blocco dei numeri a sovrapprezzo, mentre viene a galla truffa per 10 mln di euro

di Alessandra Talarico |

Scoperta banda di 'flattari', ovvero promotori di numerazioni 899 con tariffa 'flat' pari a 15 euro a chiamata

Italia


Truffe telefoniche

Dieci milioni di euro addebitati sulle bollette di ignari utenti. L’ennesima truffa legata ai numeri a sovrapprezzo 899 è emersa nel giorno in cui l’Agcom ha approvato il nuovo provvedimento per il blocco delle chiamate verso queste numerazioni, proprio per “stroncare il fenomeno dell’addebito di traffico truffaldino nelle bollette telefoniche”.

In base a una delibera Agcom di febbraio, il blocco automatico delle chiamate verso numerazioni a sovrapprezzo – che possono arrivare a costare fino a 15 euro al minuto – doveva entrare in vigore il 1° luglio.

Il TAR Lazio, tuttavia, accogliendo il ricorso di alcuni operatori di settore, ne ha bloccato l’attuazione e così l’Autorità ha spostato la data al 1° ottobre e ha annunciato una campagna informativa in collaborazione con gli operatori e le associazioni dei consumatori.

“Resta ferma – sottolinea l’Agcom – la possibilità per gli utenti di anticipare sin d’ora il blocco, chiedendolo espressamente al proprio operatore di telefonia fissa”.

Il nuovo provvedimento, dicevamo, arriva nello stesso giorno in cui si concretizzano i risultati di una vasta indagine che ha portato a 18 arresti, perquisizioni e sequestri in diverse regioni d’Italia.

Gli inquirenti contestano diversi reati: associazione per delinquere, truffa informatica, installazione di apparecchiature atte ad impedire comunicazioni o conversazioni telefoniche, impedimento ed interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche, riciclaggio.

I criminali, oltre alle ormai consolidate tecniche delle frodi da intromissione consistenti, spiega la polizia di Stato “nell’illecita attività posta in essere da alcuni “telefonisti” che, dopo aver violato le centrali telefoniche della Telecom collegavano apparecchiature meccaniche ed elettroniche per addebitare scatti telefonici ad ignari utenti e far confluire i guadagni sulle numerazioni 899 intestate ai propri centri servizi”, avevano stilato dei veri e propri vademecum volti frodare – due volte – gli ignari utenti di una linea telefonica che offriva servizi di cartomanzia, i quali venivano convinti “a comporre ripetutamente numerazioni 899 a tariffazione flat per l’effettuazione di ‘riti magici’, con la certezza di non pagare alcunché”.

Hanno pagato, invece, e caro – fino a 4 mila euro – questi poveri cristi, la cui unica sfortuna era di essere, come sottolineano anche gli inquirenti, “persone semplici con problemi tali da sentirsi costrette a ricorrere a maghi ed astrologi per porre rimedio ai propri disagi esistenziali”.

Anche alla luce di queste nuove nefandezze, secondo l’Aduc, il nuovo provvedimento varato dall’Autorità è “inadeguato”.

Il tribunale amministrativo, che valuterà nel merito la sospensione della delibera a novembre, potrebbe finire, per Aduc, a sospendere l’efficacia anche del nuovo provvedimento.

Quanto alla campagna informativa, l’iniziativa è pur sempre lodevole, ma comunque anch’essa tardiva perché molti danni sono stati già fatti a spese dei sempre più vessati utenti.

Soddisfatta, invece, Adiconsum che, pur non essendo contraria a queste numerazioni “che in molti casi rappresentano una comodità per l’utenza”, ritiene “giusto ripristinare il blocco automatico pur con il rinvio al 1° di ottobre”.