Rai: i nuovi palinsesti e l’addio di Cappon, ‘Lascio un’azienda solida e sana. Per il futuro, auspico un vero progetto di governance’  

di Raffaella Natale |

Italia


Claudio Cappon

A Saint Moritz, il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, ha salutato i partecipanti, visto che volge al temine il proprio mandato.

Il consiglio di amministrazione ha, infatti, concluso il termine a fine maggio, e di conseguenze finisce anche quello del dg, e la prossima settimana è convocata l’assemblea per nominare il nuovo Cda. I tempi del ricambio non saranno, probabilmente, così brevi, ma Cappon, visto il mutato quadro politico, è destinato a lasciare il proprio incarico.

La tradizionale presentazione dei palinsesti autunnali della Tv pubblica ai maggiori investitori istituzionali, è stata quindi anche occasione per fare il punto sugli anni di lavoro svolto ai piani alti di Viale Mazzini.

 

“…Lascio un’azienda solida e sana con molti progetti avviati, con un Piano industriale e il Piano editoriale, che le daranno prospettive di sviluppo e una forte accelerazione sul digitale“, ha sottolineato con orgoglio Cappon.

“…Nonostante le molte enfatizzazioni sulle difficoltà della Rai – ha evidenziato – l’azienda è sana. Con un grande sforzo abbiamo messo a punto due documenti, il Piano industriale e il Piano editoriale, che permetteranno uno sviluppo nei prossimo tre anni con prospettive di sana gestione, lasciando un processo vizioso per entrare in uno virtuoso”.

 

Da qui, la precisazione che proprio i palinsesti autunnali rappresenteranno la prima attuazione del nuovo Piano editoriale, con i cambiamenti riguardo all’offerta dei tre canali Rai: “Gli aspetti più qualificanti saranno l’introduzione di una ‘morning line’ di notizie su Rai Tre e di una ‘night line’ curata dal Tg3, l’introduzione di una seconda serata per Rai Tre, e una prima serata di approfondimento giornalistico per il Tg1”.

Per Cappon il nuovo Piano editoriale rappresenta “…un cambiamento epocale per l’azienda, una cosa che non si faceva da oltre dieci anni”.

Il Dg ha anche rivendicato l’accelerazione sul digitale: “Due anni fa quando sono arrivato, il digitale Rai non esisteva. Ora ci sono canali e programmi ad hoc e stiamo investendo notevolmente sulle infrastrutture di trasmissione, anche perché lo switch-off è praticamente domani”.

 

Ma a Cappon resta un cruccio, quello di non aver visto risolto il problema del servizio pubblico radiotelevisivo.

L’attuale struttura di governance della Tv di Stato “…sta mostrando dei limiti di fronte a delle necessità di cambiamento“. Ecco perché, ha puntualizzato, “…auspico che anche in Italia, così come avvenuto in Spagna, in Gran Bretagna e come sta avvenendo in Francia, la questione del servizio pubblico, della sua organizzazione delle sue risorse esca dalla sfera delle chiacchiere per diventare un progetto vero”.

 

Riferimento poi alla polemica che riguarda la nascita di un “amministratore unico” o di un “amministratore delegato”. Il Dg ha detto: “…Lasciamo a Cesare quello che è di Cesare e cioè alla politica quello che è della politica. Dico che il sistema attuale della governance Rai non è adatto alla fase di cambiamento e andrebbe adeguata ai tempi che impongono innovazione. Ma le formule non appartengono a me e non esistono formule magiche”.

 

Per quanto riguarda la presentazione dei palinsesti autunnali della Rai, non sono serviti a sciogliere le due questioni ancora aperte: la conduzione di due programmi di punta come “Affari tuoi” e il “Festival di Sanremo“.

 

Cappon e il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, hanno ribadito che “si sta lavorando”. Sull’annuncio del conduttore di Sanremo pesa la mancata firma, ancora, della convenzione con il comune della città ligure, per svolgere in quella località il Festival nei prossimi tre anni. Alla fine non ci dovrebbero essere sorprese e a presentare la famosa rassegna musicale sarà Paolo Bonolis, anche se ci sono ancora da definire i suoi legami con Mediaset.

Per “Affari tuoi”, Del Noce starebbe ancora cercando di convincere Flavio Insinna a rimanere almeno fino a dicembre. In caso contrario sono in ‘lizza’ Max Giusti, Piero Chiambretti (che sarebbe in uscita da La7) e Luca Giurato che non fa più parte del cast di “Unomattina“, affidato invece a Michele Cucuzza.

 

I palinsesti dei programmi che iniziano dal prossimo settembre presentano molte conferme ma anche novità, legate al piano editoriale approvato dall’attuale Cda. Dal gran ritorno di Raffaella Carrà con “Carramba, che fortuna” e di “Serata d’onore” con Pippo Baudo su Raiuno, alla completa rivoluzione del Day time su Raidue, che propone anche un nuovo magazine di informazione, “Domino” agli otto eventi speciali di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio su Raitre, rete che inoltre affida a Roberto Saviano (autore del libro di successo ‘Gomorra’) un racconto dell’impresa criminale e vara le “morning news” e una nuova “night line” preceduta da una striscia satirica condotta da Serena Dandini. A dominare la seconda serata della prima rete sarà invece l’attualità, con “Porta a porta” e Tv7 e Speciale Tg1 nel fine settimana.

 

RaiDue rivoluziona il day time: al mattino arriva “Diretta sul 2″ condotto da Milo Infante; il pomeriggio ecco “Italia allo specchio” condotto da Francesca Senette, che ha lasciato il Tg4 di Emilio Fede e la striscia quotidiana di “Scalo 76″ . La domenica spazio ad una nuova rubrica su libri, film e teatro “Il criticone” condotta da Gene Gnocchi.

 

Su RaiTre andrà in onda la rivoluzione delle news, che molte polemiche ha scatenato in queste settimane: le “morning news”, fascia gestita dalla Tgr, e la “night line” a cura del Tg3, in onda da mezzanotte e preceduta il lunedì da un programma a cura Rai Sport (una sorta di ‘Processo’) e dal martedì al venerdì dalla striscia di talk, intrattenimento e satira di “Parla con me” con la Dandini.

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