Yahoo!: il presidente risponde con una lettera piccata a Ichan, ‘Accuse infondate, mai sabotato le trattative con Microsoft’

di Raffaella Natale |

Mondo


Yahoo!

Il presidente del Cda di Yahoo! ha risposto senza mezzi termini al finanziere Carl Icahn, alla guida di una fronda che punta alla sostituzione dei vertici del gruppo per poter riaprire i negoziati con Microsoft.

“La sua lettera deforma e manipola seriamente i recenti avvenimenti che riguardano Microsoft e Yahoo!”, si legge nella lettera di Roy Bostock, il quale parla di accuse infondate rivoltegli dal “Caro Carl”.

Respinte anche le insinuazioni secondo le quali la direzione del gruppo avrebbe accordato delle indennità molto elevate ai dipendenti della società, rendendo ancora più costosa un’acquisizione e più difficile un’eventuale fusione.

Questo piano, ha spiegato nella lettera, è volto a “proteggere il valore dell’azienda in un periodo di incertezza”.

La missiva arriva dopo quella di Icahn che ha scritto di voler rescindere il piano di indennità che, se eliminato, secondo l’investitore libererebbe 2,4 miliardi di dollari che potrebbero essere utilizzati per facilitare la vendita di Yahoo! a Microsoft.

Tale piano di indennità – che secondo Yahoo costerebbe tra 462 milioni e 2,1 miliardi di dollari a seconda del numero dei lavoratori interessati – “…ha praticamente reso impossibile per il colosso di Redmond restare al tavolo delle trattative“, ha scritto Icahn nella lettera, accusando il Ceo di Yahoo, Jerry Yang, e il board di aver deliberatamente “sabotato” il tentativo di Microsoft di acquistare la società.

Per finire, Icahn chiede la sostituzione dei 10 consiglieri di Yahoo! e l’allontanamento di Jerry Yang.

Bostock definisce un'”evidente contraddizione” l’accusa di Icahn secondo la quale la direzione di Yahoo! avrebbe rifiutato un’offerta di Microsoft da 40 dollari per azione e “sabotato” quella da 33 dollari dello scorso aprile.

“Yahoo! – ha aggiunto – ha condotto per mesi trattative con Microsoft” e durante questo processo “il consiglio di amministrazione ha detto a più riprese d’essere aperto a tutte le possibilità, compresa una vendita a Microsoft”.

Il presidente del Cda ritiene “incomprensibile” l’idea di Icahn che “Microsoft tornerebbe al tavolo delle trattative“.

“E’ evidente che la sua lettera manca di un piano credibile per Yahoo! al di fuori della sua insistenza a dire che l’azienda dovrebbe vendersi a Microsoft”.

“La sua opinione – conclude seccamente la lettera – che l’unico modo per salvare Yahoo! sarebbe una fusione con Microsoft, evidenzia che lei non ha un altro piano, e viene da chiederci cosa succederebbe esattamente alla nostra azienda se lei e i suoi rappresentanti prendeste il controllo di Yahoo!”.

Secondo alcune indiscrezioni recenti, la prossima settimana dovrebbero però concludersi le trattative tra le due società.

Lo affermano fonti di settore, precisando che le parti in causa starebbero attualmente discutendo i termini di un potenziale accordo in cui Microsoft rileverebbe le attività di ricerca di Yahoo!.

L’accordo in discussione dovrebbe prevedere che Microsoft acquisti le attività di ricerca di Yahoo! e una quota di minoranza di quello che resterebbe della società dopo la cessione degli asset asiatici. Sul tavolo – precisano le stesse fonti – non ci sarebbe l’ipotesi che Microsoft acquisti il 100% di Yahoo!.

E adesso? Intanto la società ha fissato al 1° agosto la data dell’assemblea generale, che sarà decisiva visto che in quell’occasione Icahn proporrà la sostituzione di tutti i vertici.

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia