Assegnati i diritti d’uso per le frequenze WiMax. AriaDsl avvia i lavori della prima rete nazionale 802.16e

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Mario Citelli: ‘La formalizzazione rapida dell’assegnazione dei diritti d’uso conferma che anche questo governo è sensibile al tema del digital divide’

Italia


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AriaDSL considera augurale che le licenze assegnatele siano il primo atto formale del Ministero per lo Sviluppo Economico del neo governo Berlusconi, Ministero che con il suo nuovo logo raccoglie le deleghe assegnate prima al precedente Ministero delle Comunicazioni.

È stato così  ratificato l’esito della gara tenutasi nello scorso febbraio per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze delle frequenze per il BWA (Broadband Wireless Access) messe a disposizione appunto dal precedente Governo.

 

AriaDsl è, quindi, divenuto ufficialmente l’unico operatore nazionale che distribuirà la tecnologia WiMax (internet veloce via etere) avendo acquisito i diritti d’uso in tutte e sette le macroregioni in cui l’Italia era stata suddivisa.

 

L’accesso ad un mercato più ampio e la possibilità di partecipare e favorire lo “Sviluppo Economico” dell’Italia, attraverso una adeguata crescita del settore TLC e ICT, porta AriaDSL ad avere come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita degli uomini a supporto delle attività personali e di business. Soltanto attraverso una tecnologia “accessibile” è possibile facilitare la crescita degli individui e delle imprese ecco perché, grazie all’offerta di servizi in grado di garantire l’accesso e la connettività a costi accettabili e in località attualmente non coperte, AriaDSL si impegna a favorire il superamento del digital divide.

 

“La formalizzazione dell’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze BWA a banda 3.5 GHz arrivata così rapidamente ci conferma che anche questo governo è sensibile al fatto che a migliaia di aziende e individui è negato l’accesso a quell’inesauribile fonte di informazione che è il web: infatti, oltre il 40% del territorio nazionale non è dotato di infrastrutture per la connessione a internet”, dichiara Mario Citelli Vice President Strategy & Pubblic Affair di AriaDsl.

“Non si tratta soltanto di un gap tecnologico, ma soprattutto di un problema socio-culturale legato all’impossibilità di crescita per tutte le zone in digital divide. Obiettivo di AriaDSL è quello di realizzare reti interattive basate sulla tecnologia WiMax e offrire accesso e connettività per garantire un nuovo sviluppo delle persone e delle imprese, ovunque esse si trovino” conclude Citelli.

 

L’approccio al mercato italiano che AriaDSL ha scelto si basa sul valore aziendale della “Velocità” che viene declinata in tutti gli aspetti del business, dell’offerta, dell’attivazione del servizio e del supporto nei territori in cui il digital divide rallenta lo sviluppo economico.

Un progetto così ambizioso si fonda sulla definizione di un piano tecnico e di marketing che tengano conto dello scenario internazionale, di quello nazionale e dei potenziali partner tecnici disponibili per realizzare l’infrastruttura.

Ed è per questo che AriaDSL ha scelto lo standard 16e, già predisposto per il WiMax mobile, come la tecnologia più adatta al mercato italiano e identificato i fornitori tecnologici in grado di supportare il piano di sviluppo della rete.

AriaDSL inoltre è consapevole che per lo sviluppo di una rete territoriale è indispensabile individuare partner autorevoli e con una presenza forte sul territorio con i quali sviluppare l’infrastruttura e il servizio WiMax.

 

In questa direzione va l’accordo di collaborazione per lo sviluppo del sistema WiMax firmato lo scorso marzo con BT Italia, uno dei  principale fornitore di servizi e soluzioni di comunicazione dedicato alle imprese e alla Pubblica Amministrazione.

 

Il deployment della rete inizierà dall’Umbria dove sono già stati avviati “field test” reali per verificare le funzionalità del servizio, garantendo così alla “terra natia” di AriaDSL la copertura totale entro il mese di luglio.

 

Allo stesso tempo, AriaDSL ha avviato una serie di tavoli di discussione con le regioni e gli enti locali per il coordinamento degli investimenti in modo da integrare il contributo, tecnico ed economico, di AriaDSL in progetti pubblici territoriali già avviati.

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