Tiscali: forti movimenti sul mercato dopo le indiscrezioni su possibile interesse da parte dei big dell’Ict. Vodafone e Sky in pole position

di Raffaella Natale |

Italia


Tommaso Pompei

Fari puntati su Tiscali che a Piazza Affari ha registrato un progresso del 3,79% a 1,6720 euro con oltre il 6,87% del capitale passato di mano (in tre sedute è stato scambiato il 26% circa del capitale dell’Isp).
Intanto il gruppo ha annunciato che il corporate credit rating a lungo termine è stato aumentato da S&P a B+ con outlook stabile in seguito al successo dell’aumento di capitale sottoscritto al 97,85% dopo la prima fase di aumento in opzione conclusasi l’1 febbraio.

Il titolo vola sulla scia di un probabile nuovo interesse da parte di Vodafone e Sky Italia. Le indiscrezioni si rincorrono e secondo alcuni si farebbe strada anche la possibilità di un’offerta di BT in cordata con Fastweb. Ancora nulla di certo. Le società non confermano, ma non arrivano neanche le smentite.

Negli ambienti finanziari qualche analista ha commentato che, terminato con successo l’aumento di capitale, il mercato ora scommette sull’arrivo di un big del settore pronto a conquistare l’Isp sardo.

Voci che trovano conferma nelle parole di Tommaso Pompei, amministratore delegato del gruppo, che aveva già parlato di una possibile fusione. L’Ad aveva dato un’operazione da realizzare nel prossimo biennio ma, si sa, sul mercato dell’Ict si viaggia alla velocità della banda larga.

Martedì scorso intanto si è concluso con successo l’aumento di capitale sociale di Tiscali deliberato dal Cda del 16 novembre 2007 e del 10 gennaio 2008.

Renato Soru, fondatore dell’isp e adesso governatore della Sardegna, ha sottoscritto n. 37.448.220 azioni di nuova emissione pari al 25% dell’offerta per un controvalore pari a 37,4 milioni di euro.

Ma perché improvvisamente Tiscali diventa un “frutto” ambito?

Intanto perché dopo l’acquisto dell’inglese Pipex è il quarto operatore britannico con il 15% del mercato. Stessa posizione anche in Italia, dove però nelle connessioni broadband ha solo il 5%, ma è anche vero che è diventato operatore mobile virtuale e ha lanciato la sua IPTV.

Secondo alcune ipotesi, dopo l’acquisizione la società potrebbe essere divisa in due asset, quelli italiani e quelli inglesi.

Del resto, dal punto di vista strategico, è normale che Tiscali cerchi alleati forti vista la forte concorrenza con cui deve fare i conti, si pensi a Telecom Italia o a Fastweb controllata da SwissComm.

Vodafone si piazza al centro delle indiscrezioni proprio perché insieme a Tiscali potrebbe battere Telecom nelle offerte triple play.

E Sky che interesse potrebbe avere?

La convergenza Tv e internet è ormai regola di mercato e in Gran Bretagna James Murdoch, figlio del magnate Rupert, ha pensato bene di fare investire la Pay TV BSkyB nella banda larga. La cosa potrebbe succedere anche con la controllata italiana.

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