Nuova licenza 3G: l’Arcep rifiuta la candidatura di Free, ‘Non rispettate le condizioni economiche’

di Alessandra Talarico |

Francia


Cellulari

Free, l’unico candidato interessato alla quarta licenza 3G messa in vendita in Francia, ha incassato il pollice verso dell’Arcep – l’Authority francese per le tlc – per non aver rispettato le condizioni finanziarie richieste.

 

Il prezzo della licenza è stato fissato a 619 milioni di euro, la stessa cifra pagata per le prime tre licenze 3G assegnate nel 2001-2002.

 

Ma la candidatura di Free – l’unica arrivata all’Arcep alla scadenza del tempo fissato per presentare domanda, il 31 luglio – è stata giudicata non idonea, poiché non rispetterebbe, spiega l’Authority, “…i criteri di qualificazione e di conseguenza non può che essere respinta”.

 

Con buona pace dei altri tre operatori che hanno ottenuto la licenza: le prime due, a Orange France e SFR, sono state assegnate nel 2001, la terza, a Bouygues Telecom, nel 2002.

 

L’arrivo di Free, che dopo il suo successo nel web vorrebbe trasporre il modello low-cost alla telefonia mobile, avrebbe infatti potuto costituire una minaccia per i tre operatori.

 

Iliad – casa madre di Free – non intende comunque arrendersi: la società ribadisce il suo interesse perla licenza 3G e si rivolge ai poteri pubblici per chiedere di mettere in atto “le condizioni che permettano l’ingresso di un quarto operatore nell’arena 3G”.

 

“Il mercato francese – spiega Iliad – non è ancora abbastanza competitivo ed è caratterizzato da uno dei più bassi tassi di penetrazione in Europa, con offerte tariffarie poco allettanti per i consumatori”.

 

Anche l’Autorità considera che l’attribuzione di una nuova licenza potrebbe servire a intensificare la concorrenza sul mercato delle comunicazioni mobili e a stimolare l’evoluzione dei servizi verso la terza generazione “a tutto vantaggio dei consumatori”.

 

Per favorire la competizione sul mercato dei servizi mobili di nuova generazione, l’Arcep ha avviato anche i lavori per l’elaborazione delle modalità che consentano di riutilizzare le attuali frequenze 2G per offrire servizi di terza generazione.

Sull’argomento si è pronunciato anche l’UMTS Forum, che ha di recente pubblicato anche un White Paper per sottolineare i benefici di un simile approccio, che consentirebbe la rapida estensione della copertura 3G da parte di tutti gli operatori mobili.