Web search: i big del web adottano Sitemap per facilitare l’indicizzazione dei siti

di Alessandra Talarico |

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Web 2.0

Microsoft e Yahoo! adotteranno il protocollo Sitemaps 0.90, che permette ai webmaster di far indicizzare il proprio sito dai motori di ricerca.

Lanciato da Google nel giugno del 2005 sotto licenza Creative Commons, un sitemap è un file XML che elenca gli URL di un sito insieme ad altri metadata – come l’orario dell’ultimo aggiornamento della pagina – che migliorano e semplificano l’indicizzazione del sito.

 

Le tre compagnie useranno dunque d’ora in poi lo stesso protocollo. Una notizia che Google definisce una ‘pietra miliare’ che aiuterà sia i webmaster che i motori di ricerca a far arrivare le informazioni agli utenti in maniera più veloce.

 

Il protocollo – ha spiegato Narayanan Shivakumar di Google – “facilita la gestione di un web sempre più vasto e dinamico, lasciando interagire webmaster e motori di ricerca”.

 

Sitemap è stato ideato per essere estremamente evolutivo e adattarsi a siti di tutte le dimensioni, permettendo agli amministratori di includere informazioni complementari su ogni URL – come la data dell’ultima modifica, la frequenza di aggiornamento, l’importanza della pagine in rapporto all’intero sito – di modo da favorire “un’indicizzazione più intelligente del sito da parte del motore di ricerca”.

 

Insieme, Google, Microsoft e Yahoo collaboreranno all’ulteriore sviluppo del protocollo e pubblicheranno ogni nuovo update sul sito www.sitemaps.org.

 

“A ogni incontro con l’industria, i webmaster hanno continuato a chiedere standard aperti proprio come questo”, ha dichiarato Danny Sullivan, editor-in-chief di Search Engine Watch.

L’accordo tra tre fra i maggiori player del settore, “è un grande passo avanti per l’intera community e risolve un bisogno reale degli amministratori in maniera molto conveniente”, ha aggiunto Sullivan che ha sottolineato poi come questa strana unione “porterà a una maggiore collaborazione sugli standard aperti”, inclusi quelli basati su robots.txt, un file che indirizza i crawler quando visitano un sito internet.

 

“La qualità di un indice è data dalla qualità delle fonti – ha spiegato Ken Moss, General Manager di Windows Live Search – e Windows Live Search è felice di lavorare con Google e Yahoo! su Sitemaps per aiutare non solo i webmaster ma anche gli utenti internet che possono così trovare quello che cercano in maniera più veloce”.

 

Sitemaps è utilizzato anche dalla Wikimedia Foundation, che gestisce l’enciclopedia online Wikipedia, così come da molti altri siti che devono gestire contenuti dinamici e un sacco di pagine web.

Il protocollo permette infatti ai crawler che scandagliano il web alla ricerca dei dati necessari per costruire l’indice dei motori – un  procedimento in realtà abbastanza complesso – di scoprire in maniera più facile e rapida le pagine aggiornate e i nuovi link.