Vodafone guarda al futuro: accordo con BT per entrare nella banda larga fissa

di Alessandra Talarico |

Italia


Vodafone

A due mesi dalla riconferma di Arun Sarin ai vertici del gruppo e pochi giorni dopo l’annuncio del rientro di Vittorio Colao come ad per l’Europa e numero due del gruppo, Vodafone delinea le strategie per un futuro improntato su un’offerta di comunicazione ‘totale’.

 

Se infatti gli operatori mobili sono sempre più impegnati nell’offerta di servizi a banda larga in grado di offrire agli utenti la possibilità di navigare il web dal telefonino, la banda larga di Vodafone non sarà più solo rappresentata dall’Hsdpa – meglio noto super 3G, lanciato in Italia a giugno – ma anche da un’offerta fissa.

 

Per perseguire questo obiettivo, il gruppo leader mondiale nelle comunicazioni mobili ha appena siglato un accordo con BT Wholesale per fornire servizi broadband da linea fissa e ampliare, dunque, la portata delle sue offerte sul mercato consumer.

 

Si tratta di un accordo molto importante che, al di là delle incognite poste in essere dall’alto livello di competitività nel settore del fisso, consentirà a Vodafone di cominciare a offrire servizi di comunicazione integrati ai suoi oltre 185 milioni di clienti, colmando un gap da molti ritenuto inconciliabile con il futuro delle telecom.

 

I nuovi servizi a banda larga fissa dovrebbero partire entro la fine dell’anno nella sola Gran Bretagna, garantendo al gruppo una posizione unica sul mercato domestico delle comunicazioni integrate, in una visione strategica improntata sulla differenziazione delle offerte in base alle esigenze dei diversi mercati.

 

Ad esempio, rassicura il gruppo, le offerte Vodafone Zuhause in Germania e Vodafone Casa in Italia – che permettono a un utente che effettua una telefonata col cellulare in prossimità di casa di pagarla allo stesso costo di una fatta dalla rete fissa – non verranno archiviate, ma sviluppate per arricchire ulteriormente la gamma di servizi nel portfolio del gruppo.

 

L’accordo con BT Group – ha spiegato Nick Read, Chief Executive di Vodafone UK – “è un passo strategicamente fondamentale per l’evoluzione del business del gruppo in Gran Bretagna”.

 

La collaborazione con l’ex monopolista delle tlc d’Oltremanica, in sostanza, permetterà al gruppo di fornire “servizi a banda larga fissa di alta qualità e in maniera quanto mai rapida ed economica, per completare in maniera perfetta la copertura nazionale e integrare i servizi a banda larga mobile”.

Vodafone ha chiuso l’ultimo esercizio fiscale con un fatturato in crescita del 10% a 29,4 miliardi di sterline contro i 26,6 miliardi dello scorso anno, mentre la crescita organica ha raggiunto il 7,5%.

 

Nel corso dell’ultimo anno, tuttavia, la società ha tentato di ottimizzare il proprio portfolio asset, cedendo la filiale mobile giapponese Vodafone KK al provider Internet Softbank per 8,9 miliardi di sterline – 6 dei quali saranno resi agli azionisti – e uscendo dal mercato belga e svedese.

 

Smentite più volte, invece, le cessioni del 45% nella joint venture Usa Verizon Wireless e nell’operatore mobile francese SFR: quello statunitense e francese sono infatti considerati asset strategici di primaria importanza.

 

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